MESSINA – Un rischio calcolato. C’è anche il Messina tra le società che la Covisoc ha rimandato al 14 luglio per l’iscrizione, data entro cui i peloritani dovranno presentare ricorso. Una nuova corsa contro il tempo, l’ennesima, della calda estate del calcio messinese, alle prese con la propria lotta per la sopravvivenza. Non si tratta di un’espulsione, come quelle inflitte a Como e Latina, ma un’ammonizione che la Corte dei Conti del calcio italiano è pronta a ritirare qualora tutto sia in regola. Nessuno è sobbalzato dalla sedia, perché la società aveva messo ampiamente in preventivo questa parziale bocciatura. I dirigenti vicini al presidente Franco Proto stanno lavorando affinchè il Messina si presenti con un ricorso credibile e con le carte in regola, così come tracciato dallo stesso avvocato Mattia Grassani.
Entro le 19 di venerdì dovranno essere versati gli stipendi i contributi ai tesserati per un totale di 600mila euro, la fideiussione da 350mila euro e il premio da 40mila euro. In altre parole devono essere ancora saldate le posizioni che risalgono alla passata stagione, una situazione che nella migliore delle ipotesi comporterà solo qualche punto di penalizzazione. Il responso definitivo arriverà il 20 luglio, quando il Consiglio Federale comunicherà la composizione delle 60 squadre che comporranno la prossima Serie C. Il Messina va di corsa, mentre i tifosi continuano a restare col fiato sospeso. Una cosa è certa, ci sarà da soffrire fino alla fine.