Messina, tifo contro Massone |Gli ultras: "Noi non lo vogliamo" - Live Sicilia

Messina, tifo contro Massone |Gli ultras: “Noi non lo vogliamo”

Il cuore del sostegno a tinte giallorosse prende posizione contro l'avvocato romano.

calcio - lega pro
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MESSINA – Adesso anche i gruppi organizzati della curva sud hanno rotto gli indugi. “Massone non lo vogliamo”, ecco lo striscione apparso nella serata di domenica fuori dai cancelli dello stadio “Franco Scoglio”, che porta la firma degli ultras della Curva Sud peloritana che dunque esprimono il loro secco No davanti all’imminente ingresso in società dell’avvocato romano. Alla base del rifiuto espresso dalla curva, ma anche di un nutrito numero di tifosi, ci sarebbero le esperienze poco felici dello stesso Massone alla guida delle compagini romene del Soimii Pancota, Rapid Bucarest ed Fc Ceahlaul La società però sembrerebbe voler tirare dritto per la propria strada, domani ci dovrebbe essere un incontro tra lo stesso patron Natale Stracuzzi e l’avvocato romano proprio nella Capitale, incontro che la stessa proprietà si augura possa essere quello decisivo.

Una volta messo nero su bianco l’ingresso dei nuovi soci all’interno della compagine societaria, il Messina potrà dare un deciso colpo d’acceleratore ad un mercato sin qui silente. La tabella degli acquisti e quella delle cessioni sono desolatamente vuote, ma già questa settimana ci potrebbero essere delle novità. Pozzebon è ormai prossimo all’addio, su di lui c’è forte il Matera, quindi è pressoché certo l’arrivo di un centravanti. Piace Saraniti della Vibonese, anche se la suggestione si chiama Bogdan Chipirliu, bomber della Juventus Bucarest, squadra che milita nella Serie B romena. Il nome di Chipirliu, 18 gol nella passata stagione, però non convincerebbe Lucarelli che gradirebbe soluzioni meno esotiche. Sempre in uscita, c’è da annotare il pressing del Foggia su Milinkovic e della Juve Stabia su De Vito. Sabato pomeriggio si torna in campo a Francavilla e lì, Lucarelli, spera di poter contare sull’apporto di qualche volto nuovo proveniente da quel mercato legato a doppio fino dal futuro societario, un futuro che non sembra proprio andar giù ai gruppi organizzati.


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