Messina, tifosi contro la società: |"Invisi alla città, liberate il club" - Live Sicilia

Messina, tifosi contro la società: |”Invisi alla città, liberate il club”

I sostenitori si schierano apertamente contro la gestione Stracuzzi. E chiedono un cambio della guardia.

calcio - lega pro
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MESSINA – Cresce la preoccupazione all’interno dei gruppi della Curva Sud, perché il futuro del Messina non è mai stato così incerto. La videoconferenza via Skype tra il presidente Natale Stracuzzi e l’avvocato Angelo Massone, capo della cordata laziale che da settimane sia vocifera sia pronta a subentrare, non ha fugato i dubbi circa la buona riuscita di un’operazione che sembrava cosa fatta.

A fare rumore più di ogni altra cosa però è il silenzio di Cristiano Lucarelli, che non ha parlato né alla vigilia né dopo la gara di Francavilla. In Puglia è arrivata l’ennesima sconfitta della stagione, ma contro una delle più belle realtà del campionato, era difficile chiedere di più ad un Messina privo di elementi come Rea, Foresta e Nardini e con un Pozzebon relegato in panchina in attesa del via libera verso Matera. L’incertezza sul futuro societario ha bloccato un mercato su cui il tecnico livornese puntava molto, soprattutto per rinforzare qualitativamente una rosa che andrebbe anche sfoltita sotto il profilo numerico. Sin qui non è stato fatto nulla di tutto questo e c’è chi è pronto a scommettere nell’addio di Lucarelli già dopo la gara di sabato con la Juve Stabia.

A fare la voce grossa adesso sono anche i tifosi organizzati, che qualche giorno fa attraverso uno striscione avevano già espresso la loro contrarietà all’ingresso di Massone in società. I gruppi della curva hanno diramato un comunicato in cui chiedono all’attuale proprietà di farsi da parte: “I gruppi organizzati della curva sud, a seguito della situazione disperata in cui versa l’ ACR Messina, chiedono agli attuali soci, che gli stessi cedano incondizionatamente ed a costo zero la totalità delle quote societarie. È in atto la costituzione di un comitato spontaneo formato dai rappresentanti dei gruppi della sud che, avute le quote, si renderà parte diligente per cercare di trovare figure disposte a sostenere la società e consentire quantomeno il traghettamento fino a fine stagione cercando di salvare il salvabile per poi cercare di programmare. La mancanza assoluta di prospettiva, la manifesta incapacità gestionale, l’inconsistenza economica e le continue prese in giro dell’attuale proprietà rendono improcrastinabile questa cessione a costo zero”.

“È palese che la dirigenza tutta per le scellerate scelte gestionali è invisa alla città nella sua interezza – si legge – sia la componente sportiva, sia imprenditoriale che politica. Nessuno è disponibile a dare più credito a questo gruppo. Nessuno fino a quando ci sarà questa gente vorrà investire un solo euro sulla nostra squadra, tranne improponibili soggetti (vedi Massone) dal passato torbido che farebbero i loro interessi personali. Rendiamo merito al lavoro fatto lo scorso anno ma adesso andate via e lasciate la nostra squadra a costo zero. Se le nostre richieste non verranno ascoltate procederemo a boicottare ogni iniziativa della attuale proprietà disertando, a malincuore, in primis lo stadio e ponendo in essere le iniziative che riterremo opportune. Andate via e liberate il Messina!”.

Giunge, intanto, anche un comunicato della squadra: “La squadra dopo aver preso atto delle condizioni impraticabili del terreno e delle strutture dello stadio Celeste e non avendo altre soluzioni ,oggi pomeriggio ha deciso di non allenarsi per non mettere a rischio la salute fisica di noi giocatori. Inoltre la mancanza ripetuta dei fisioterapisti non permetteva che l’allenamento si svolgesse in sicurezza. L’intero gruppo dei calciatori esprime la massima fiducia nel mister Lucarelli e nel suo staff i quali hanno voluto trasmettere valori di attaccamento alla piazza dedicandosi con tutti loro stessi al miglioramento professionale della squadra. Detto ciò non vorremmo arrivare alle dimissioni del suddetto staff dopo il quale l’intera squadra chiederebbe di essere libera di trovare altre soluzioni”.


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