Messineo: "Le indagini non sono concluse | La Regione è parte offesa per truffa" - Live Sicilia

Messineo: “Le indagini non sono concluse | La Regione è parte offesa per truffa”

Il procuratore Messineo

Le dichiarazioni del procuratore di Palermo a margine dell'inchiesta e del sequestro nell'affaire Nomura.

PALERMO- “Le indagini non sono concluse. La Regione Siciliana in questa vicenda è persona offesa di un’ipotesi di truffa aggravata. I fondi sequestrati sono stati sottratti alla Regione con i sistemi dei derivati che in Italia per un lungo periodo hanno visto Comuni, Province e Regione esporsi in modo notevole. Questo è un caso tipico”. Così il procuratore di Palermo, Francesco Messineo, spiega il provvedimento di sequestro preventivo di 104 milioni di euro a carico della banca d’affari giapponese Nomura. L’indagine condotta dalla Guardia di Finanza vede indagati consulenti palermitani e manager della banca. “Le indagini sono ancora in corso – ha aggiunto -. Ci siamo posti il problema se la Regione è solo parte offesa o se ci siano comportamenti non lineari da parte di chi avrebbe dovuto vigilare, mostrare attenzione e respingere questo tipo di comportamenti e non lo ha fatto”.
“Se si fosse acceso un normale mutuo con la Casso depositi e prestiti per ripianare i debiti della Regione verso le aziende sanitarie siciliane il costo dell’operazione sarebbe stato, come abbiamo accertato nel corso delle indagini, di 105 milioni di euro”. Lo dice Francesco Mazzotta comandante del nucleo di polizia Tributaria che ha condotto l’indagine sulla banca Nomura che oggi ha portato al sequestro di 100 milioni. “C’è un preventivo presentato che abbiamo acquisito. – aggiunge – Alla fine con quanto messo in piedi da intermediari e dalla Banca giapponese il valore dell’operazione è stata di 226 milioni di euro. La differenza è stata tutta a carico della Regione”. “Abbiamo scoperto una maxi truffa ai danni della Regione Siciliana. Le indagini non sono concluse e adesso toccherà verificare se ci siano responsabilità interne all’ente che hanno consentito di mettere a segno questo grave danno alle casse regionali”, spiega Giancarlo Trotta, comandante della Guardia di Finanza di Palermo.
(Fonte ANSA)


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