Un nuovo ciclone è in arrivo sull’Italia, proveniente dalla Tunisia, e si sta muovendo lentamente verso Nord-Ovest. “Impatterà principalmente sulla parte occidentale, quindi la costa tirrenica, ma sarà più debole del precedente, le precipitazioni saranno meno intense”, spiega all’ANSA Marina Baldi, climatologa dell’Istituto per la BioEconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
“Purtroppo, le piogge proseguiranno anche sull’Emilia-Romagna e un po’ su tutto il territorio italiano, ma con quantità inferiori. In ogni caso – aggiunge Baldi – l’instabilità meteorologica continuerà almeno fino alla fine del mese di maggio”.
La causa dell’alluvione dei giorni scorsi, un evento classificato come estremo in base ai dati degli ultimi 20 anni, era un ciclone bloccato sul Centro-Nord dell’Italia da due aree di forte pressione su Nord Atlantico ed Europa Orientale. Il ciclone era impegnato a risucchiare aria molto umida dalle zone tropicali, un fattore che l’ha reso particolarmente intenso: un fenomeno possibile ma insolito soprattutto per questo periodo, come aveva già spiegato Marina Baldi.
Ora però la situazione sembra un po’ cambiata: “Il blocco è diventato meno stabile – afferma la climatologa – quindi questo nuovo ciclone dovrebbe muoversi più velocemente, portando meno precipitazioni”.
L’attuale ciclone, in risalita da oggi dalla Sicilia, interesserà soprattutto le Isole Maggiori ed il Piemonte, portando nuove piogge e mantenendo le temperature a livelli inferiori rispetto alle medie stagionali, ma le previsioni non possono spingersi oltre i prossimi due-tre giorni.
Le precipitazioni proseguiranno dunque anche sulle aree già colpite, aggravando soprattutto il rischio frane già molto elevato: l’Emilia-Romagna è infatti caratterizzata da un’elevata predisposizione al dissesto idrogeologico ed è sottoposta ad un forte stress ormai da diverse settimane. Ancora ieri sera, intorno alle 23,00 ora italiana, il Database europeo sulle condizioni meteorologiche avverse riportava infatti piogge intense sulla Regione.