CATANIA – Per i residenti di via Reclusorio del Lume, i disagi continueranno per altri tre mesi almeno. La Ferrovia Circumetnea ha infatti richiesto ufficialmente al Comune di Catania di prorogare il divieto d’accesso al traffico veicolare per consentire la continuazione dei lavori di messa in sicurezza dell’area in vista del passaggio della talpa escavatrice che dovrà ultimare la galleria della metropolitana.
Una proroga più che immaginabile da tempo, non fosse altro che – come segnalato in loco – l’autorizzazione per l’allestimento del cantiere era fissata all’ultimo dell’anno. E i lavori, con tutta evidenza, sono ben lungi dall’essere completati. “Ci dispiace per i residenti, ma la sicurezza viene prima di tutto”, spiega Salvatore Fiore, direttore generale di Fce.
Lo spettro di quanto avvenuto, ormai cinque anni fa, in via Castromarino, con il crollo parziale di un palazzo storico, si fa sentire con tutta la sua importanza. E c’è la volontà di evitare fatti analoghi. Anche perché la talpa è ferma da allora, rallentando enormemente un progetto strategico per l’intera mobilità cittadina.
Il cantiere di via Reclusorio del Lume
In via Reclusorio del Lume sono ancora in corso lavori di consolidamento dall’alto. A breve verrà avviata anche la manutenzione della talpa (attualmente parcheggiata in zona, benché sottoterra). Nello specifico, i controlli riguarderanno la testa rotante. Entrambi gli interventi entreranno nel vivo una volta concluse le vacanze natalizie. Per ora è tutto fermo.
Superata questa duplice fase, riprenderà l’attività di scavo effettiva. Stando alle previsioni, questa sarà avviata dopo le festività agatine. L’obiettivo è arrivare, nel prossimo autunno, a piazza Stesicoro. Senza intoppi, ovviamente.
La speranza è che il 2025 sia fruttuoso quanto il 2024, che ha visto – dopo una lunghissima attesa – l’inaugurazione delle stazioni Fontana e Monte Po. Una doppia apertura che ha determinato un evidente aumento dell’utenza. “Siamo fiduciosi”, ribadisce Fiore. Di recente è stato sbloccato l’iter per la tratta che riguarderà il territorio Misterbianco, mentre nel territorio di Paternò i lavori procedono speditamente.
Le scale mobili
C’è tuttavia da fare i conti anche con l’ordinario. Con i continui guasti delle scale mobili (Stesicoro in particolare), i cui pezzi di ricambio – come rivela lo stesso Fiore – non sono più sul mercato. Per questo motivo si procederà con la sostituzione dell’intero impianto. “Un intervento radicale, ma non possiamo fare altrimenti, perché sono scale mobili datate”, ci dice.
“Si tratta di un tallone d’Achille che mette in affanno noi e le altre metropolitane italiane: ci dispiace tantissimo per gli utenti”, aggiunge. Anche per questo intervento, la dead line dovrebbe essere quella della Festa di sant’Agata. E si spera che non ci sia bisogno di alcun miracolo.