Miccichè a Schifani: "Lei è Bruto, io sono Giulio Cesare" - Live Sicilia

Miccichè a Schifani: “Lei è Bruto, io sono Giulio Cesare”

La replica degli azzurri: "Ridicolo".
L'AFFONDO
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PALERMO – Gianfranco Miccichè in aula si toglie qualche sassolino dalla scarpa. “Il presidente Schifani io lo detesto perché mi sono sentito tradito, ma alla Sicilia questo non interessa e io penso solo e soltanto al bene della Sicilia quindi spero che questo governo prosegua il suo cammino”, dice. E aggiunge: “Però una cosa la posso dire: Bruto sarà sempre lei presidente, io sono Giulio Cesare”. Non si lascia attendere la replica della pattuglia azzurra. “In una seduta d’Aula dedicata ad affrontare e risolvere i problemi della SICILIA e in un importante clima di dialogo e costruttivo confronto fra tutte le parti politiche, l’unica nota stonata viene ancora una volta dall’onorevole Micciché che non sa più come cercare la ribalta e, purtroppo per lui, lo fa sempre più oltrepassando i limiti della volgarità e scadendo nel ridicolo”, rispondono i deputati di Forza Italia all’Ars commentano le parole di Micciché.  

“E’ incomprensibile l’atteggiamento del gruppo degli ex colleghi del presidente Miccichè di fronte ad un intervento assolutamente distensivo e a favore del governo. Speriamo almeno sia concessa una battuta per esprimere il proprio rancore verso tutto quello che è successo negli ultimi mesi. I deputati di Schifani lavorino piuttosto per cercare una ricomposizione anziché peggiorare le cose.
Le volgarità Miccichè le ha subite!”
Questa la nota stampa dei componenti lo staff del presidente Miccichè.


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