Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianfranco Miccichè difende il deputato regionale Franco Mineo al centro di una bufera giudiziaria scoppiata due giorni fa. “Stiamo facendo un partito che sarà sempre a fianco di chi è accusato ingiustamente – spiega Miccichè durante il suo intervento alla convention regionale di Sicilia Vera stamani al teatro Golden – ma anche al fianco di chi accusa giustamente. E’ un messaggio che mando a Franco Mineo e al procuratore capo di Palermo Francesco Messineo, verso il quale nutro una profonda e sincera stima”. Miccichè quindi scherza: “Se dovessi scoprire che Mineo è mafioso una testata non gliela leva nessuno, perchè vorrebbe dire che mi ha preso in giro per 20 anni. Ma non credo sia così”.
”Sarebbe necessario un rapporto di maggiore collaborazione tra magistratura e politica. Io quando vado in giro incontro tante persone. Prima di ogni incontro ho tanti filtri ma non ho il mafia-detector in testa e non ho gli strumenti che possiede la procura, che ne sa sicuramente più di me” ha detto Miccichè. ”Se inizia una lotta tra i poteri – ha aggiunto – si finisce con una guerra civile”.
”Non mi si può chiedere di evitare il contatto con la gente perchè c’è chi potrebbe essere – ha affermato – ‘mascariato’ oppure potrebbe avere rapporti con i mafiosi. Io questo non lo posso sapere. Io scelgo le persone perche’ mi sembrano brave e non so se hanno parenti collusi o contatti con i boss”. ”Il Partito che noi stiamo facendo è un partito che e’ al fianco di chi è accusato ingiustamente ma – ha aggiunto – è anche al fianco di chi accusa giustamente”. ”Negli altri Paesi se c’è una persona sbagliata che avvicina un politico glielo si fa notare, lo si avverte – ha concluso Miccichè – Mentre qui non si aspetta altro per fregarlo”