CEFALÙ – Galeotto fu il pranzo a due passi dalla roccaforte dell’ex presidente dell’Ars. Poi lo scatto, che ha iniziato a circolare nelle chat degli addetti ai lavori. Quindi la conferma di Gianfranco Miccichè, “è vero, il pranzo c’è stato, mi trovavo a Sant’Ambrogio e Simona Vicari e Raffaele Stancanelli sono venuti a trovarmi, abbiamo pranzato a Cefalù”.
Il ribelle di FdI
Stancanelli, ex sindaco di Catania ed europarlamentare di Fdi è l’unico nel partito della Meloni ad avere contrastato, di petto, il bis di Nello Musumeci. Fino a finire in seconda, anzi terza fila col partito in auge, ricordando, in non poche occasioni, di essere stato uno dei primi a puntare su Fratelli d’Italia, scendendo in campo alle europee e conquistando un seggio sul quale nessuno avrebbe mai puntato.
Poi le simpatie con Cateno De Luca con il sostegno alle regionali – sempre negato da Stancanelli – e quel rapporto con Miccichè strettissimo politicamente. Tanto da essere additato dall’ex assessore Armao come componente della “triplice” che osteggiava Musumeci.
L’incontro e la foto
Ed ecco allora la foto di oggi, che ha un significato politico, proprio nel momento in cui Schifani ha lasciato trapelare la possibilità di un rimpasto, anche se lontano del tempo, segno che qualcosa nel nuovo governo inizi a scricchiolare.
E ancora, c’è l’ipotesi delle liste Schifani alle prossime amministrative, perché il tenutario del simbolo di Forza Italia è Miccichè.
Città chiave Catania, l’ex feudo dell’allora sindaco Stancanelli, con una parte degli abitanti che ancora oggi hanno un buon ricordo della sua amministrazione e del fatto che fu proprio lui a riuscire a sconfiggere Enzo Bianco, strappando la città al centrosinistra.
Il pizzino
Si torna al voto proprio in quella città, Stancanelli nega che ci siano retroscena politici in quest’incontro. Ma la politica è il sale di ogni piatto e Miccichè manda un pizzino: “Si tratta di esponenti politici che conoscono bene cosa siano l’educazione, la lealtà e l’amicizia”. Manco a dirlo, messaggio da recapitare a Palazzo d’Orleans.