"Micciché è un poveraccio" | Un tweet, poi la polemica - Live Sicilia

“Micciché è un poveraccio” | Un tweet, poi la polemica

Ingiurie al leader di Grande Sud da un profilo riferibile a "Sinistra ecologia e libertà Roma". Furiose le repliche di Fallica, Pistorio, Savona e Briguglio. Ma l'eurodeputato catanese prende le distanze: "Si tratta di un falso e di una provocazione".

Offese sul profilo di Sel. Le scuse
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Dal cinguettio alle urla. E infine, alla smentita. Un “tweet” diffuso da un profilo intitolato a Sinistra ecologia e libertà, recitava così: “”@claudiofava1 credo che i siciliani prenderanno a calci @MIccichèsud un poveraccio senza dignità. @NichiVendola”. Ovviamente, non sono mancate le immediate e sdegnate repliche degli alleati di Gianfranco Micciché. Ma dopo alcuni minuti, l’intervento di Claudio Fava ha spento la polemica: “Quel messaggio è un falso e ne prendo le distanze”, ha detto. Resta un mistero però sull’origine di quel post.

Come detto, però, già pochi secondi dopo la pubblicazione su Twitter del commento, sono piovute le risposte piccate degli alleati di Micciché. A cominciare dal coordinatore regionale di Grande Sud Pippo Fallica: “Dispiace – ha detto – che il partito di Claudio Fava inauguri la stagione dei veleni contro Gianfranco Miccichè. Se l’obiettivo di qualcuno è ottenere del facile consenso, attraverso le ingiurie e le offese gratuite nei confronti degli avversari politici, se ne assuma direttamente la responsabilità. Sia ben chiaro, – ha aggiunto – noi non parteciperemo a questa inutile fiera delle volgarità. Al centro dei nostri interessi c’è la Sicilia e i siciliani”.

“I siciliani in questo momento – ha dichiarato invece il leader dell’Mps Riccardo Savona – non hanno bisogno di insulti, ma di fatti concreti, di programmi, di progetti che possano realizzarsi per risollevare la Sicilia dall’immobilismo in cui si trova. Il Partito Sinistra Ecologia e Libertà dovrebbe parlare più di contenuti, piuttosto che perder tempo con le offese gratuite. Noi – ha proseguito – non siamo interessati a scendere nell’arena delle volgarità”, mentre il leader siciliano di Fli Carmelo Briguglio ha attaccato: “’Anche Fava che pure è estremo nelle tesi politiche comprenderà che il suo partito non lo aiuta se aggredisce Micciché o altri con linguaggio ingiurioso”.

Ancora più duro il coordinatore regionale del Partito dei siciliani Giovanni Pistorio: “Fava, che attraverso il partito della Rete, qualche anno fa tentò di avvelenare il clima politico in Sicilia e fu dai siciliani subito smascherato e rimandato a scrivere sceneggiature, – ha detto – oggi attraverso un’altra Rete prova degradare il confronto politico mediante l’insulto, poiché insultare e avvelenare sono le uniche cose che gli riescono bene. Ma anche stavolta sarà soltanto l’espressione di una sparuta minoranza di elettori: tanti altri, molti di più, sceglieranno il partito siciliano che ha come candidato presidente Gianfranco Miccichè”.

Per mettere fine alla polemica, però, Claudio Fava ha scelto lo stesso mezzo e lo stesso “luogo virtuale” nel quale è sorta: “Qualcuno – ha scritto Fava – s’è permesso di postare un tweet offensivo verso Gianfranco Micciché fingendo che sia io l’autore. Un falso e una provocazione. Per me – ha precisato – la sfida politica è civiltà di linguaggio. Sempre e con chiunque. I provocatori stiano fuori da qui”. Un invito alla “pacificazione” immediatamente raccolto, sempre su twitter, dallo stesso Gianfranco Micciché: “Ho ricevuto – ha scritto il leader di Grande Sud – una telefonata da Fava: mi ha assicurato che questi non sono i suoi toni ne’ i suoi termini. Mi ha fatto piacere”. Polemica chiusa. Ma restano i dubbi sull’identità dell’autore del post.


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