Miccoli c'è, ma sarà titolare?| Mangia: "Non guardo la classifica" - Live Sicilia

Miccoli c’è, ma sarà titolare?| Mangia: “Non guardo la classifica”

aspettando milan-palermo
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Fabrizio Miccoli c’è, è convocato, però non è ancora certo che sarà inserito nella formazione titolare. Parola del tecnico rosanero, Devis Mangia, che alla vigilia della partita di San Siro contro il Milan ha ovviamente affrontato come primo tema la situazione di Miccoli: “Fabrizio è convocato, poi vedremo. Facciamo un po’ di pretattica. Abbiamo ancora qualcosa da dover valutare domani mattina, quindi vedremo. Non ho parlato con lui dopo l’allenamento, ma le sensazioni sono positive”.

Mangia sulle sensazioni prima del match a San Siro: “Finché non arriverò allo stadio sarà tutto normale, proprio come la partita con l’Inter. Meno male che il dottore è mio amico e mi sta vicino. Potrà tirarmi su… Milan? Sappiamo il valore del nostro avversario. Loro sono i campioni d’Italia, vantano un parco giocatori importante e non penso siano in difficoltà. Noi proveremo a impensierirli”. Mangia in sala stampa dispensa battute e ottimismo, è allegro l’allenatore del Palermo, che probabilmente usa questa strategia per smorzare la tensione: “Non mi interessa guardare la classifica, perché se cosi fosse potremmo solo crearci dei problemi. Giochiamo undici contro undici e l’importante sarà l’approccio alla partita e la voglia di andare lì per giocarci le nostre chance – afferma Mangia – le parole del presidente sulla figura dell’allenatore? Ai miei ragazzi dico sempre che cerco di fare meno danni possibili. Ho dei giocatori bravi, male che mi va sono io a sbagliare nelle scelte di formazione. Alvarez e Bertolo? Potrebbero anche giocare entrambi. L’uno non esclude l’altro. Hanno lavorato con noi in settimana e valuterò le loro possibilità. Ci stiamo ancora pensando, ma spesso per un allenatore è peggio quando ha troppo tempo per pensare”.

Mangia, che nel curriculum ha una fede interista, non vede la partita di domani come un derby personale: “Io mi sento soltanto del Palermo. Andare a San Siro da allenatore è un’emozione bellissima e la mia motivazione è data dal giocare contro i campioni d’Italia alla guida di questa squadra”. Poi qualche battuta su Josip Ilicic: “Non parla italiano? Io gli parlo tranquillamente nella nostra lingua. Non intrattiene discorsi da “Divina Commedia”, ma c’è una certa comunicazione. Lui caratterialmente non è come Miccoli, è molto riservato. E’ bello entrare anche nella vita privata dei giocatori per capire come sono fatti. Spesso la timidezza è un atteggiamento di difesa. L’importante è che faccia bene domani, se giocherà”.


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