PALERMO – Nell’agenda politica dei candidati alla Presidenza della Regione siciliana entra il tema dei policlinici e in particolare di quello di Palermo. “Sono necessari significativi investimenti in questi presidi ospedalieri che formano i medici, gli specializzandi e gli operatori delle professioni sanitarie”, ha detto il rettore Massimo Midiri. L’importanza di questo ruolo nel sistema sanitario sarebbe stata addirittura mortificata. Il policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo dotato di alte specialità (cardio e neurochirurgia) ha subito, secondo il rettore, una “forte penalizzazione in termini strutturali, tecnologici e organizzativi, rimanendo per di più privo della direzione generale, affidata a un commissario già gravato da onerosi impegni presso un’altra azienda siciliana”.
Per il rettore, affiancato da Marcello Ciaccio presidente della scuola di medicina di UniPa, la situazione è molto pesante. “L’azienda – ha aggiunto – è da mesi priva di un direttore amministrativo e di un provveditore, è in ritardo sulla consegna di strutture sanitarie fondamentali quali l’area di emergenza, sale operatorie, ambulatori e sulla attuazione della programmazione triennale delle assunzioni”. Difficoltà anche nell’attuazione di tanti percorsi sanitari fondamentali per la formazione. Unipa si è impegnata a mantenere gli standard sanitari necessari ma, a giudizio di Midiri, bisogna uscire da una “imbarazzante condizione” appesantita dal fatto che il commissario è part time perché è già direttore generale di un’altra azienda. Da qui l’appello di Midiri ai candidati alla Presidenza della Regione perché nei loro “indirizzi politici” diano spazio a interventi urgenti nei policlinici e perché vengano accelerati i tempi per la costruzione di un nuovo policlinico già da tempo finanziata.
La replica: “Pagamenti arrivati con sei mesi di ritardo”
“In merito alle dichiarazioni del professor Midiri, Rettore dell’Università di Palermo – si legge in una nota – sui ritardi nel completamento del Pronto Soccorso e delle chirurgie d’urgenza l’ingegnere D’Urso, soggetto attuatore degli interventi per il potenziamento della rete ospedaliera in Sicilia, precisa: in primo luogo i pagamenti richiesti alla struttura nazionale il 12 di febbraio sono pervenuti, esattamente nei termini richiesti, il 16 di agosto, con ben sei mesi di ritardo dalla richiesta; la imprese esecutricetrice la Amec di Catania e per esso il consorzio Conpat, ha prontamente ricevuto i pagamenti lo stesso giorno; la stessa è impegnata a consegnare i lavori ultimati entro il 15 del mese di ottobre. Per altro occorre precisare che il Policlinico non ha ancora provveduto alle attrezzature radiologiche, a quelle necessarie al funzionamento della reparto di emodinamica così come non ha ultimato i lavori a suo carico per la piena funzionalità delle sale operatorie“.