Gangs of London è una serie che, con la morte del patriarca Finn Wallace, svela un intreccio di potere, vendetta e alleanze fragili nel sottobosco criminale londinese. La narrazione segue Sean Wallace nella sua ascesa per riempire il vuoto di potere lasciato dal padre, confrontandosi con bande criminali di varie etnie e agenti sotto copertura che mirano a smantellare l’impero dei Wallace.
Gangs of London: trama e caratteristiche
La serie, con le sue corpose pennellate di violenza quasi pulp, ricorda da vicino “Gomorra – La serie”, con dinamiche narrative che si intrecciano in un contesto di lotta per la supremazia. La violenza in “Gangs of London” supera abbondantemente i livelli usuali del genere, rivelandosi un elemento centrale che caratterizza fortemente la serie.
Nonostante i suoi elementi drammatici e narrativi, “Gangs of London” riesce a distinguersi per le sue scene d’azione, considerate di alta qualità e spettacolarità, grazie anche alla direzione di Gareth Evans, noto per il suo talento nel dirigere scene di combattimento. La serie richiede pazienza nei suoi primi episodi introduttivi, ma decolla intorno al terzo episodio, con una trama imprevedibile e scene d’azione che diventano il vero motore narrativo.
Con un cast che include Joe Cole, Colm Meaney, Lucian Msamati, e Sope Dirisu, tra gli altri, “Gangs of London” presenta una variegata gamma di personaggi ben sviluppati e inseriti in una storia di potere, tradimento e violenza. Nonostante alcune critiche per la sua eccessiva violenza e per alcune dinamiche narrative meno originali nei primi episodi, la serie ha ricevuto apprezzamenti per la sua capacità di sorprendere con inaspettate svolte narrative e spettacolari sequenze d’azione, che la rendono un’opera difficile da dimenticare e con il potenziale per diventare una serie cult.