In casa Milazzo l’unica certezza è l’iscrizione al prossimo torneo di Seconda Divisione. Rimangono forti dubbi, invece, sullo staff societario, oltre che su guida tecnica, rosa ed obiettivi da raggiungere. Molto dipenderà dall’eventuale passaggio di consegne al vertice del club, auspicato dai Lo Monaco ma che con il passare delle ore sembra sempre più improbabile.
I nuovi proprietari dell’Acr Messina hanno tutto l’interesse di cedere il pacchetto azionario del sodalizio mamertino in tempi celeri, per potersi dedicare a tempo pieno alle sorti della squadra giallorossa. Per trovare degli investitori, nelle ultime settimane sono stati riallacciati i contatti con l’Assessore allo Sport del Comune di Milazzo Pippo Midili, tuttavia nessuna cordata ha manifestato reale interesse per l’acquisizione della società. Tante le richieste d’informazioni, a cominciare dal gruppo Trinacria che nelle passate settimane sembrava addirittura sul punto di raggiungere un accordo con i Lo Monaco, tuttavia di concreto ben poco. Il rischio è che il club rimanga nelle mani della vecchia proprietà, la quale potrebbe non avere alcuna intenzione di investire sulla squadra decidendo di attingere dai settori giovanili.
Sul fronte allenatore, crollate le quotazioni di Igor Protti, si è vociferato di un ritorno dell’indimenticato Antonio Venuto, artefice della cavalcata che ha portato il Milazzo dalla serie D alla semifinali play off nel 2010. La mancanza di un progetto, tuttavia, con ogni probabilità indurrà l’ex guida della Primavera della Reggina a declinare la proposta. A quel punto si opterebbe per una soluzione interna: favorito Giuseppe Spada, attuale tecnico della Berretti mamertina.
