CATANIA – Si è concluso con due assoluzioni e quattro condanne il processo con rito abbreviato scaturito dall’inchiesta denominata Nebrodi, condotta dai carabinieri del Ros di Catania in sinergia con i militari dell’Arma del Comando provinciale di Messina. Condannato a 7 anni e 4 mesi di reclusione Giovanni Pruiti, ritenuto dall’accusa il referente del clan Santapaola Ercolano per il comune di Cesarò. Per lui i pubblici ministeri Antonino Fanara e Fabio Saponara avevano chiesto 14 anni.
Ma non ha retto davanti al gup Pietro Currò l’accusa di associazione mafiosa. Il giudice ha infatti assolto Pruiti da quel capo di imputazione ma anche da uno dei due episodi estorsivi contestati. Sono 7 gli anni inflitti ad Antonino Giordano Galati ed a Luigi Giordano Galati, ritenuti colpevoli di due episodi di estorsione. Infine è stato condannato a 4 anni e 8 mesi di reclusione Carmelo Giacucco Triscari, accusato di estorsione. Assolti per non aver commesso i fatti Giuseppe Corsaro e Salvo Germanà.
Si dice soddisfatto della sentenza Michele Pansera, difensore di fiducia insieme a Stefania Rania di Giovanni Pruiti. “Non avevo alcun dubbio sul fatto che per il capo associativo il mio assistito venisse assolto – commenta il legale – La giusta assoluzione era già maturata in sede di Riesame con un provvedimento di annullamento che aveva fatto piena chiarezza dell’intera vicenda. Attendo di leggere le motivazioni per valutare la proposizione dell’appello in relazione al capo B. Ma sono pienamente soddisfatto – conclude Pansera – dell’assoluzione per il capo associativo e per l’estorsione contestata al capo C”.