Un operaio metalmeccanico dell’indotto della Raffineria di Gela, licenziato dalla sua impresa per fine lavori, si è incatenato ai cancelli del Petrolchimico e ha minacciato di darsi fuoco se la sua ex ditta, che nel frattempo ha acquisito un altro appalto, non lo riassumerà. Quando forze dell’ordine e vigili del fuoco gli hanno spiegato che poteva essere denunciato per detenzione illegale di materiale infiammabile, il disoccupato ha svelato il trucco: ”Macchè benzina verde, questa è una miscela di acqua e menta. Io cerco il lavoro, non la morte”. Protagonista della vicenda è Salvatore Catalano, 40 anni di Gela, il quale continua la sua protesta in catene. Il bidone con l’intruglio verde è diventato oggetto di commenti e battute spiritose tra gli operai nei cantieri.
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