Minacciata ma agente non interviene |Legale del medico scrive al Questore - Live Sicilia

Minacciata ma agente non interviene |Legale del medico scrive al Questore

L'avvocato Goffredo D'Antona assiste la professionista catanese che qualche settimana fa è stata aggredita verbalmente mentre dimetteva un giovane paziente.

Al pronto soccorso del vittorio
di
2 min di lettura

CATANIA – Minacciata e aggredita verbalmente dal nonno di un giovane paziente che pretendeva ulteriori accertamenti davanti a un poliziotto che non sarebbe intervenuto. E’ accaduto il 9 marzo scorso al pronto soccorso del Vittorio Emanuele intorno alle 19. Il medico avrebbe chiesto il supporto dell’agente che sarebbe arrivato accompagnato da due vigilantes, ma non ci sarebbe stata alcuna azione da parte del poliziotto che alla fine avrebbe detto alla professionista di sporgere denuncia successivamente.

Quanto accaduto ha spinto l’avvocato Goffredo D’Antona, avvocato del medico del Triage del Vittorio Emanuele di Catania, ad inviare una lettera al Questore di Catania chiedendo chiarimenti sul comportamento del poliziotto di turno. “Tutto sarebbe avvenuto davanti a un operatore di polizia – scrive D’Antona – il quale non interveniva, non procedeva nemmeno all’identificazione dell’autore della gravissima condotta intimidatoria”. Un comportamento che per l’avvocato “lascia molto perplessi”.

“Un medico in servizio – si legge nella missiva – è un pubblico ufficiale. Fatto questo che obbliga un’agente di polizia ad intervenire prontamente per identificare l’autore del reato e per evitare che la situazione degeneri oltremodo”. D’Antona come cittadino e operatore del diritto si dice “preoccupato” di verificare “comportamenti passivi di chi ha il dovere di tutelare la collettività. A maggior ragione quando fatti del genere accadono in una struttura sanitaria già oggetto di fatti similari”. “Converrà con me – scrive D’Antona al Questore – che quanto accaduto è gravissimo”. L’intervento non adeguato ha provocato due effetti, secondo il legale. “Un medico che svolgeva la propria attività è stato messo in pericolo e nella condizione di non poter continuare a svolgere il proprio lavoro”. Un lavoro indispensabile come quello di un medico che opera in un pronto soccorso, “che è la prima linea della medicina”. Goffredo D’Antona termina la lettera sicuro di un “interessamento” da parte del Questore.

Abbiamo già contattato la Questura che sta approfondendo il caso.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI