Praticavano riti voodoo per costringere giovani connazionali a prostitursi: è l’accusa contestata a tre cittadini di origine nigeriana arrestati dalla Polizia a Catania. I tre, secondo quanto riportato dall’agenzia Italpress, sono accusati di riduzione in schiavitù, sfruttamento della prostituzione, favoreggiamento e agevolazione dell’immigrazione clandestina, tratta di persone, con l’aggravante di aver commesso il fatto in pregiudizio di minore e di più connazionali, ed al fine di destinarle alla prostituzione. Il provvedimento è scattato dopo che investigatori della squadra mobile hanno scoperto l’arrivo nel capoluogo etneo di una diciassettenne che era stata “acquistata” in Nigeria per 11 mila euro.
In manette sono finiti Bobby Uyiekpen, 33 anni, Angela Osasuyi, 32 anni, e Mercy Osawe, 41 anni.
La minorenne, bloccata dai poliziotti al suo arrivo alla stazione ferroviaria di Catania da un altro Paese europeo, ha ringraziato gli agenti, che l’hanno condotta in una comunità, per averla “liberata”. Le indagini erano state avviate dopo le dichiarazioni di una giovane prostituta nigeriana.
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