MISTERBIANCO – I carabinieri della tenenza di Misterbianco, in meno di 12 ore, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un incensurato di 37 anni di Paternò, per rapina a mano armata ai danni di un dipendente di un distributore di benzina.
Ieri sera un 35enne di Paternò, impiegato in una stazione di servizio di via Gelso Bianco, si è recato presso una banca di via Garibaldi di Misterbianco per versare tutto l’incasso della giornata, pari a 2.200 euro.
La rapina davanti alla banca
Erano le 21.30 circa quando l’impiegato, giunto con la sua auto davanti all’istituto di credito, ha trovato ad attenderlo il rapinatore. Mentre infatti stava per scendere dalla sua macchina per compiere l’operazione di versamento, la vittima è stata sorpresa da un uomo vestito con una tuta da meccanico che, giunto di corsa con in mano una pistola e il volto coperto da passamontagna e scaldacollo, gli aveva ha di consegnargli tutto il denaro.
Il malvivente ha anche tentato di colpire l’addetto con il calcio della pistola, senza tuttavia riuscirci. In quei momenti concitati, l’impiegato ha tentato di opporsi al rapinatore finché quest’ultimo non gli ha preso le chiavi dell’auto. L’incasso del rifornimento era ancora nel portaoggetti.
Colluttazione e fuga
Immediata a quel punto la fuga del criminale, che aveva subito raggiunto una Fiat Punto lasciata ferma sulla strada con il motore accesso, quasi accanto all’auto del malcapitato, con la targa anteriore coperta da uno straccio.
La vittima è però riuscita a togliere la stoffa dalla targa e a memorizzarne parte dei numeri. Chiamati i carabinieri, una pattuglia è arrivata sul posto in pochi minuti. L’autovettura è stata individuata ed è emerso che, nonostante fosse ancora intestata al vecchio proprietario, era stata venduta a una donna di 38 anni di Paternò.
Le immagini di videosorveglianza, una volta acquisite, hanno fatto il resto: il rapinatore era il marito della proprietaria dell’auto usata per la fuga. In meno di 12 ore, la coppia è stata individuata. I carabinieri hanno cinturato l’abitazione e fatto irruzione nell’appartamento, dove la coppia non ha opposto resistenza. Il 37enne ha confessato la rapina.
L’arresto del rapinatore
Sono stati ritrovati il passamontagna, lo scaldacollo, la tuta da meccanico nonché una targa posteriore riferibile a una Mercedes sottoposta a fermo amministrativo. La vera targa del mezzo usato per la rapina era solo quella anteriore, copera con lo straccio strappato dal dipendente del distributore di carburante. L’uomo è stato portato nel carcere di piazza Lanza e il fermo è stato convalidato dall’Autorità giudiziaria.