Misterbianco, armi e cocaina| "C'è l'ombra della mafia" - Live Sicilia

Misterbianco, armi e cocaina| “C’è l’ombra della mafia”

A guardia dell'arsenale un pitbull. La droga sequestrata avrebbe fruttato 2 milioni di euro.

BLITZ DEI CARABINIERI
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CATANIA –  Passata al settaccio dai carabinieri la zona tra Misterbianco e San Giovanni Galermo. Gli ultimi fatti di sangue consumati in quelle strade nelle scorse settimane, come l’agguato fallito ai danni del sorvegliato speciale Antonino Caruso nella frazione di Lineri, hanno portato a un’intensificazione dell’azione di prevenzione e repressione proprio in quell’area e soprattutto nel contrasto alle organizzazioni criminali che operano nel territorio.

I cani in azione

Le indagini hanno portato a un indirizzo del comune misterbianchese: via dei Garofani, abitazione di Nunzio Parisi, 62 anni, fedina penale immacolata. I Carabineri di Fontanarossa si sono presentati a casa di Parisi per una perquisizione. Il fiuto dei cani dell’unità di Nicolosi si è concentrato nel corridoio e nella cucina; lì erano stati ricavati delle doppie pareti per poter nascondere armi e palottole.

Le armi sequestrate

Un arsenale da commando da militare, quello sequestrato dai militari: una pistola semiautomatica Beretta, calibro 6.35 con serbatoio, un revolver Smith & Wesson,calibro 38, un revolver 357 magnum, una pistola semiautomatica Beretta, una mitragliatrice Uzi calibro 9, con due serbatoi, una carabina semiautomatica calibro 7.65, un mitragliatore Beretta calibro 9, con due caricatori, un silenziatore per pistola e numerose munizioni di vario calibro. Tutte le armi saranno sottoposte dai Ris di Messina ad esami balistici in modo da verificare se siano state utilizzate in azioni criminali.

La cocaina avrebbe fruttato 2 milioni di euro

Non è finita perchè i carabinieri hanno messo a soqquadro anche la camera da letto dove all’interno di un mobile erano occultati 10 chilogrammi di cocaina, con tutto il “necessaire” per il taglio e il confezionamento.  La droga, divisa in nove panetti avvolti in cellophane e nastro adesivo, avrebbe fruttato – secondo le stime dei carabinieri – oltre due milioni di euro. A guardia della cocaina e delle armi Parisi, finito in manette, aveva messo un pitbull che è stato sequestrato dai militari.

Il 62enne è accusato di detenzione di sostanza stupefacente e detenzione illegale di armi clandestine e da guerra. L’indagato è detenuto nel carcere di Piazza Lanza, il Gip ha già convalidato l’arresto. Per gli inquirenti non ci sono dubbi: dietro Parisi c’è l’ombra della mafia catanese. Il blitz di oggi, infatti, rappresenta per la Procura solo la punta dell’iceberg: Nuovi equilibri, forse, si stanno creando tra i clan in quel lembo di terra tra Misterbianco e San Giovanni Galermo, dove in questi mesi si è tornato a sparare con l’intenzione di uccidere.

 


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