E’ giallo sulla morte di un noto oculista palermitano Giovanni Cascio, 55 anni, che secondo una prima ricostruzione sarebbe stata causata da un incidente domestico. Gli inquirenti, tuttavia, vogliono fugare alcuni dubbi e per questo motivo domani verrà effettuata l’autopsia sul cadavere. Il professionista è stato trovato col cranio fracassato, in fondo alle scale del suo appartamento, in via Mariano Stabile, nel centro della cittò. Ad avvertire il 118 è stata la moglie. I coniugi erano in procinto di separarsi. I rapporti tra i due erano molto tesi, tanto che, negli ultimi mesi, più volte la polizia era intervenuta in seguito alla segnalazione dei vicini di casa, preoccupati per le violente discussioni dei coniugi. I carabinieri – nell’appartamento su due livelli in cui l’oculista viveva sono in corso i rilievi della sezione Scientifica – stanno cercando di accertare se la caduta sia stata o meno accidentale. In particolare il medico legale effettuerà analisi specifiche per accertare se Cascio avesse assunto alcol prima della morte. Circostanza che avrebbe potuto fargli perdere l’equilibrio e farlo precipitare giù.
Il palazzo “maledetto”.
Tre morti tragiche potrebbero valergli una fama sinistra. Un palazzo antico nel cuore di Palermo, in via Mariano Stabile, pieno centro città con negozi eleganti, che in 18 anni è stato teatro di decessi violenti. L’ultimo è della scorsa notte, quando un oculista, per cause ancora da scoprire, è precipitato dalle scale fracassandosi il cranio. Nel prestigioso stabile in cui ha perso la vita il professionista, il 4 maggio del 1989, venne trovata morta una donna di 35 anni, Irene Tagliavia, interprete, esponente di una famiglia della nobiltà molto conosciuta in città. Un delitto atroce – la vittima aveva la testa sfondata da colpi di mazzuolo ed era in un lago di sangue – che, nonostante la confessione dell’assassino, Francesco Termini, un ex operaio della telefonia con problemi psichici, arrestato e condannato per l’omicidio, continua a presentare molti aspetti oscuri. Come le modalità dell’assassinio, il movente e il sospetto che, nell’appartamento della ragazza, prima e dopo il decesso non ci sia stato solo Termini. Sei anni prima del delitto Tagliavia, nel marzo del 1992, nello stesso palazzo venne trovata uccisa un’altra donna Maria Pia Augello, 44 anni, ex modella molto bella e poi prostituta. Per il delitto venne condannato un ristoratore palermitano con cui la vittima aveva avuto una relazione.