C’è l’ombra del dubbio, delle domande che si susseguono sulle cause che hanno provocato l’ennesimo incidente mortale lungo la Palermo-Sciacca. Un autocarro Iveco, un’Opel Corsa e la Toyota Yaris di Claudio Sutera sono i mezzi coinvolti ieri nel tragico schianto che ha ucciso il giovanissimo parrucchiere di Borgo Nuovo: quello che l’ha strappato alla vita è stato uno scontro frontale con il mezzo pesante – come ha accertato la polizia municipale – che ha poi provocato un ulteriore impatto con l’altra macchina.
L’auto del 21enne si è trasformata in un groviglio di lamiere in un tratto di strada dove il limite di velocità è di settanta chilometri orari. Lungo la 624 si può accelerare fino ai novanta. “Gli eccessi di velocità – spiegano dalla polizia municipale sono frequenti nonostante i limiti fissati e rappresentano la causa principale di schianti fatali”. Ieri però pioveva e l’asfalto dello scorrimento veloce era particolarmente viscido, così come racconta un testimone del terribile incidente: “Mi trovavo lì – dice Fabrizio – ed anche poggiando i piedi sulla strada mi sono accorto di quanto fosse scivoloso. Il ragazzo non stava correndo, non c’era alcuna “gara” in corso. Posso dire con assoluta certezza che il manto stradale era viscido, ma che l’auto di Claudio, prima dello schianto, non andava veloce”.
Un’affermazione che si aggiunge agli appelli di decine di cittadini che attraverso LiveSicilia chiedono interventi risolutivi sulla statale, già interessata dal rifacimento dei guardrail. “Bisogna realizzare uno spartitraffico – dice Giuseppe – ed obbligare gli automobilisti alla fila indiana. Le strisce continue non bastano”. “Troppi morti, è ora di mettere un punto a questa strage – continua – al costo di chiudere questa maledetta strada”.