CATANIA – “Nonostante tutto… chi mi conosce mi apprezza e, in ogni caso, nessun rimorso“. E se n’è andato così, senza alcun rimorso, come aveva scritto pubblicamente sulla sua pagina Fb, Ninni (Giovanni) Noce, padre di Stefania, la studentessa del dipartimento di Scienze Umanistiche uccisa nel 2011 a Licodia Eubea dal fidanzato Loris Gagliano.
Originario di Vizzini e gravemente malato. Dopo la morte della figlia, di soli ventiquattro anni, Noce si era esposto pubblicamente tantissime volte per mantenere vivo il ricordo della ragazza. Una vita sofferta e sofferente con una piccola, grande vittoria. Nel 2013 infatti, con rito abbreviato, fu fatta giustizia per Stefania: il 5 aprile dal Gup di Caltagirone fu inflitto l’ergastolo a Gagliano, pena confermata nel 2014 dalla Corte d’assise d’appello di Catania. Carcere a vita dunque per Gagliano colpevole anche di aver ucciso Paolo Miano, nonno di Stefania, che durante l’aggressione aveva provato a difendere la nipote.
