Movida, residenti: controlli, orari ridotti e niente musica - Live Sicilia

Movida, residenti: controlli, orari ridotti e niente musica

Le richieste dei comitati, in attesa dei provvedimenti stabiliti dal Comitato per l'ordine e la sicurezza.
INCONTRO IN PREFETTURA
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CATANIA. Tre provvedimenti da attuare subito, in attesa di quelli stabiliti in occasione del Comitato per l’ordine e la sicurezza diventino realtà. Le hanno avanzate i comitati di residenti del centro storico, ricevuti oggi in Prefettura.

Le ragioni dei residenti

L’incontro, a cui non ha partecipato la prefetta ma un suo rappresentante, è stato richiesto dalle associazioni che rappresentano chi vive nelle zone del centro storico interessate dal fenomeno movida, perché non presenti alla riunione di ieri. “Una riunione riparatoria – sottolinea Anna La Bruna, dell’associazione centro storico – ma non per questo meno importante. Abbiamo chiesto l’intervento straordinario della Prefettura perché siamo di fronte a un’escalation di violenza e di degrado che richiede azione immediata.

Questioni di ordine pubblico, prima di tutto, a cui si accompagnano questioni di vivibilità, decoro e anche economia. “Sono aumentate le rissa, gli atti vandalici, sparano addirittura i fuochi d’artificio – prosegue la Bruna. Per questo abbiamo chiesto che si facciano tre semplici cose, in attesa dei provvedimenti annunciati.

Le richieste

Rafforzare i presidi nelle zone della movida, con presenza più massiccia e ad orari più efficaci e riduzione immediata degli orari di apertura e chiusura dei locali e di somministrazione delle bevande alcoliche. È quanto richiesto dai comitati che chiedono, inoltre, di inibire l’esecuzione di musica sia all’interno che all’esterno dei locali, in attesa che gli stessi si adeguino al regolamento acustico. Pare infatti che nessuno o quasi sia in regola da questo punto di vista. “Alle attività produttive basta la dichiarazione che non si eseguirà musica per non dover relazionare sull’impatto acustico” – sottolinea.

“Tutte azioni, quelle richieste dai residenti, utili anche agli esercenti sani – continua La Bruna – che operano secondo le regole e che vengono danneggiati dalla attuale situazione in centro storico. Abbiamo infine chiesto – conclude la residente – che, presso la Prefettura, si costituisca un tavolo tra le associazioni dei residenti, le forze dell’ordine, gli esercenti e i rappresentanti del Comune e che si incontri almeno una volta al mese”.

La commissione Urbanistica

Sulla questione interviene anche il presidente della commissione Urbanistica del Comune di Catania, Manfredi Zammataro. “Il problema è cogente – dice: dobbiamo sostenere la movida, quella sana, all’insegna di un patto sociale che deve vedere una alleanza tra le categorie, senza contrapposizioni, con una cabina di regia istituzionale. Occorre tutelare chi lavora bene e in sicurezza e occorre tutelare i diritti dei residenti. Sotto questo profilo sono arrivate risposte positive dal Comitato per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza” prosegue. Poi Zammataro conclude annunciando: “La Commissione Consiliare che presiedo continuerà il suo lavoro di ascolto dei residenti, delle associazioni di categoria, degli assessori coinvolti svolgendo un ruolo di ascolto ma anche di monitoraggio della movida. Quest’ultima è fonte di economia e fiore all’occhiello della città e occorre tutelarla così come occorre tutelare il nostro centro storico”.


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