PALERMO – Un inferno che si ripete da anni ogni fine settimana. E sabato scorso fino alle 5 del mattino. Migliaia di persone hanno ballato nella stessa piazza in cui l’anno scorso è crollata una palazzina, nella stessa area dove fino a ventiquattro ore prima le forze dell’ordine hanno elevato trentamila euro di multe e chiuso tre attività commerciali: per chi abita alla Vucciria, è stata l’ennesima notte insonne. “Gli ultimi interventi in piazza Garraffello non sono bastati – dice Patrizia Tarantino, che abita in via Chiavettieri – qui si aspetta la tragedia. Si attende che crolli qualcos’altro prima di intervenire in modo massiccio. Polizia e carabinieri dovrebbero arrivare mentre si svolgono queste feste. Credo ci fossero duemila persone in piazza, tra i ruderi delle palazzine che vanno man mano sbriciolandosi”.
I residenti puntano il dito contro “una vera e propria discoteca a cielo aperto”, dice Salvatore Alaimo, che aggiunge: “E’ stato utilizzato un impianto audio che credo non avesse alcun requisito che rispettasse le ultime ordinanze comunali in materia di Movida. Regole che invece tutti i pub e locali della città sono tenuti a rispettare. Per non parlare del disturbo della quiete pubblica – prosegue – con musica ad altissimo volume fino all’alba e norme di sicurezza credo inesistenti. Se quell’edificio fosse crollato in una serata come quella di sabato scorso per cosa avremmo dovuto piangere?”.
L’esasperazione dei residenti della zona in cui di giorno si svolge il popolare e storico mercato è stata più volte manifestata attraverso i numerosi esposti presentati alla polizia municipale. Una vera e propria rivolta che conta più di venti segnalazioni al mese, puntualmente inviate alla Procura di Palermo. “Ma nessuno alla fine fa nulla – dice Maurizio Basilone – perché la situazione non cambia e l’unica soluzione sembra essere la nostra fuga dalla Vucciria, terra di nessuno, lasciata in balìa da chi si fa le leggi da solo”.
Dalla questura fanno sapere che non risulta alcuna autorizzazione rilasciata per l’organizzazione dell’evento in piazza Garraffello di sabato 21 marzo. “E a prescindere – spiegano – sarebbe stato necessario valutare vari aspetti prima di concederla”. “E’ una zona che stiamo monitorando – aggiungono dalla polizia municipale – fino a poche ore prima ci trovavamo lì per effettuare il Controllo Integrato del Territorio e di certo questo genere di attività proseguirà. In seguito ai numerosi esposti presentati dai residenti è infatti necessario intervenire in sinergia con la questura e la procura, in modo da rendere ogni intervento sempre più efficace”.
“Ho mandato lettere alla polizia municipale, al Comune, in questura – sottolinea Francesca Tarantino – ma ormai sono scoraggiata. Vedo scappare gli ambulanti abusivi che si organizzano con vedette pronte ad avvisarli quando arrivano le forze dell’ordine, vedo sia piazza Garraffello che piazza Caracciolo invase di bottiglie e rifiuti di ogni tipo la domenica mattina. E’ come svegliarsi in una discarica. Abito in via Argenteria da quattro anni, e se la casa non fosse di mia proprietà sarei già scappata. Sarei fuggita proprio come ha fatto il titolare del ristorante in piazzetta Sant’Andrea, esasperato dalla mentalità che si respira qui e dall’inciviltà. Alla fine, infatti, se nessuno ci aiuta, non resta che andare via”.