PALERMO- Era cianotica, non respirava più. Tra pochi giorni avrebbe compiuto due mesi, ma il suo cuore si è fermato stamattina, quando i suoi giovani genitori sono saliti in macchina per una corsa disperata da via Agesia da Siracusa, allo Zen, verso l’ospedale. L’ambulanza stava per arrivare, ma loro hanno preferito trasportarla in macchina. La piccola non dava già segni di vita e, come confermano dall’ospedale di Villa Sofia, dove è stata soccorsa in codice rosso: “Al suo arrivo al pronto soccorso era già deceduta. I sanitari hanno tentato di rianimarla per più di un’ora, ma non c’è stato niente da fare”.
Come ha spiegato il primario del pronto soccorso, Vincenzo Pio Trapani, si tratta di un decesso per cause accidentali, definito “morte in culla”: un fenomeno tragico che può sopraggiungere entro i primi anni di vita del neonato, o addirittura nelle prime settimane. Un killer silenzioso, insomma, che colpisce durante il sonno e che è ancora oggetto di studio da parte degli esperti.
Nell’area di attesa dell’ospedale di Villa Sofia, il nosocomio più vicino alla zona in cui la coppia abita, il dolore si è subito trasformato in rabbia. I genitori della piccola, impotenti e disperati di fronte alla notizia della sua morte, hanno sferrato stamattina dei colpi ai vetri della sala d’attesa: per placare gli animi è stato necessario l’intervento della polizia, ancora presente in ospedale e in attesa della decisione del magistrato. Nel frattempo, in mattinata, la giovane coppia è stata raggiunta da amici e parenti in lacrime.