Musumeci non ha ancora scelto e dialoga "con Lega, Fdi e Forza Italia" Live Sicilia

Musumeci sfoglia la margherita| “Dialogo con Lega, Fdi e FI”

Il governatore a Cefalù: "Patto federativo per Diventerà bellissima". Salvini interlocutore privilegiato: "Non è Diabolik"
LA CONVENTION DI DB
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CEFALÙ (PALERMO) – C’è la conferma del “patto federativo” con un partito nazionale ma il volto del ‘promesso sposo’ di Diventerà bellissima, movimento fondato dal governatore Nello Musumeci, resta ancora un mistero. Dalla convention di Cefalù, però, si intuisce che è Matteo Salvini l’interlocutore privilegiato dal presidente della Regione in queste settimane di iper-attivismo del Carroccio in Sicilia.

La Lega, infatti, ha da tempo avviato una interlocuzione con diversi movimenti sicilianisti. “Se un leader nazionale invita pubblicamente i movimenti autonomisti e il movimento del presidente della Regione a sedersi attorno a un tavolo – è un passaggio del lungo intervento di Musumeci al ‘Costa Verde’ – non ho difficoltà a sedermi e a discutere”. E “l’ultimo invito”, Musumeci dice di averlo ricevuto proprio da Salvini, “che non mi sembra ‘Diabolik’ – ha evidenziato – né un demonio che arriva dalle viscere dell’inferno, ma è stato il ministro dell’Interno ed è attualmente il leader del partito più votato in Italia in questo momento”.

Il semaforo verde alla federazione con la Lega, però, non arriva. “Parlerò anche con Giorgia Meloni e con Berlusconi, poi decideremo insieme”, ancora il governatore che ammette la presenza nel movimento di “spinte diverse” verso i tre partiti nazionali. Una cosa è certa, Diventerà bellissima non si scioglierà: “Non intendo prendere la tessera della Lega, di Fratelli d’Italia o di Forza Italia – rassicura -, Db resterà in vita”. Sulla scelta federativa con uno dei tre pilastri del centrodestra nazionale, però, non è in discussione: “Un movimento che ha l’ambizione di disegnare il quadro macro-economico del Mediterraneo, e quindi anche il futuro della Sicilia, non può pensare di delegare ai partiti nazionali – è il pensiero di Musumeci -, deve stare a quei tavoli. Noi abbiamo il dovere di federarci a un partito nazionale, difendendo fino all’ultimo la nostra identità e la nostra autonomia”. E spiegando la propria visione alla platea, Musumeci ha sottolineato che “il patto federativo è l’avvio di una interlocuzione privilegiata con un soggetto nazionale ma sui temi della Sicilia, mentre in cambio – ha concluso – noi daremo la nostra leale collaborazione sui temi nazionali ed europei”.


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