PALERMO – “Se il buongiorno si vede dal mattino la Sicilia non potrà che subire un grave danno dall’operato del Crocetta Ter. L’assessore Baccei, l’uomo voluto da Renzi a palazzo d’Orleans, ipotizza infatti che la Regione contragga un mutuo con lo Stato per pagare il debito della sanità, un prestito da 2 miliardi di euro da restituire nei prossimi 30 anni, il tutto a carico dei cittadini siciliani, che anche questa volta diventano vittime di una malagestio. Baccei non indebiti oltremodo la nostra terra, come richiesto anche dalla Corte dei Conti, ma si adoperi a rimuovere le ingiustizie ai danni della Sicilia, dimostrando capacità nell’eliminare l’insopportabile prelievo tributario di oltre 1 miliardo e 100 milioni di euro ai danni della Regione da parte dello Stato, e battendosi per ridurre la quota relativa alla compartecipazione alla spesa sanitaria da parte della Regione, ad oggi la più alta d’Italia”, così l’onorevole Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars.
“Se la politica del governo Crocetta era quella di ricorrere a prestiti, tanto valeva affidare la delega all’Economia al primo di passaggio da via Nortarbartolo”. Il Movimento 5 stelle all’Ars annuncia battaglia sull’ennesimo mutuo da 2 miliardi che la Regione starebbe per accendere “mettendo a garanzia il sangue dei siciliani”.
“Ci troveremo a pagare a vita – dicono i deputati – aliquote irpef e Irap ai massimi livelli, e per cosa, poi? Per pagare debiti, mica per creare sviluppo e occupazione. Se Crocetta avesse provato a difendere le istanze dei Siciliani sui tavoli romani e a cercare di sbarrare la strada ai frequenti saccheggi del bilancio regionale da parte di Roma, forse non saremmo in questa situazione. Di certo non è la politica dei prestiti che può portarci da qualche parte, lo sa perfino l’ultima delle massaie”.