Si è tenuto oggi il primo incontro dell’amministrazione Orlando con i rappresentanti delle comunità dei migranti. “Vogliamo costruire uno strumento permanente, stabile e duraturo – ha esordito l’assessore alla Partecipazione Giusto Catania – la consulta per i migranti non può essere legato alla sensibilità dell’amministrazione di turno”.
In un’Aula consiliare “multietnica”, erano presenti le comunità tunisina, cinese, ivoriana, dei Rom e tra le altre anche l’associazione Santa Chiara, il centro Danilo Dolci, il laboratorio Zeta, l’associazione Pellegrino della Terra, il centro ascolto Don Orione e la Croce Rossa italiana. “Sono state convocate tutte le associazioni che si occupano di immigrazione in città. Questo vuole essere – ha chiarito Catania – un primo incontro di ascolto e ci focalizzeremo su un punto: sulla partecipazione attiva dei migranti alla vita politica della città”.
Presenti a palazzo delle Aquile anche Sirus Nikkho, Briki Jalel e Vivian Wiwoloku, i tre membri della consulta formatasi nel 1999 e durata appena due anni. “Già allora è stato un atto rivoluzionario, di coraggio e ora vogliamo andare avanti. L’amministrazione Cammarata ha ignorato gli immigrati. L’ex sindaco non ci ha mai incontrati e non ha mai risposto alle nostre lettere, ha spazzato via i nostri uffici e le nostre strutture”, ha chiarito il presidente della consulta Sirus Nikkho.
La consulta per i “cittadini palermitani di cittadinanza non italiana” deve essere un luogo di consultazione, ma non solo: “Vogliamo costruire un reale luogo di partecipazione che sia duraturo nel tempo”, ha aggiunto Catania. Per questo occorre costruire un regolamento che dovrà essere votato dal consiglio comunale. Ma quel che emerge è che non si può più aspettare: “Dopo dieci anni di silenzio non si può pensare di posticipare la creazione di una consulta di un anno – ha affermato il portavoce dell’associazione Arca – va costituita entro ottobre”.