CATANIA – Una pistola mitragliatrice è un’arma molto pericolosa e potente. I poliziotti della Squadra Mobile l’hanno trovata insieme ad una pistola nel salone di casa di Rosario Seminara, 41enne. Erano riposte in una parete attrezzata. Una perquisizione pianificata dalla sezione “Criminalità Organizzata” che ora apre diverse ipotesi investigative: intanto c’è da capire se queste armi clandestine da guerra sono riconducibili a un clan mafioso che gravita nel popoloso rione.
Seminara non ha precedenti per mafia e non ha nemmeno collegamenti conclamati con affiliati alle cosche etnee. Avrebbe solamente dei rapporti di conoscenza con nomi santapaoliani, ma questo è troppo poco per determinare il raggio d’azione investigativo su cui muoversi. Il 41enne potrebbe essere un custode delle armi: un personaggio scelto proprio per la sua “apparente” lontananza dal crimine organizzato. Insomma, il puzzle è tutto da completare.
Seminara è stato arrestato con l’accusa di detenzione illegale di armi clandestine da guerra con relativo munizionamento. Nel dettaglio sono state sequestrate: una pistola tipo Zastava M57 calibro 7,62 mm, con matricola abrasa e priva di punzonatura del banco nazionale di prova, munita di caricatore monofilare contenente 9 cartucce calibro 7,62×25; 26 cartucce sfuse calibro 7,62×25; una pistola mitragliatrice tipo CZSA23 recante impressa la scritta VOZ 88, con matricola abrasa e priva di punzonatura del banco nazionale di prova, munita di caricatore contenente 4 cartucce calibro 7,62×25; e un caricatore di forma curva privo di cartucce. Le armi saranno sottoposte agli accertamenti necessario a verificare l’eventuale utilizzo in atti criminali.