In elenco prefettizio, ma "scavalcati" |Netturbini occupano aula consiliare - Live Sicilia

In elenco prefettizio, ma “scavalcati” |Netturbini occupano aula consiliare

L'azienda si era impegnata, a giugno, a selezionare i lavoratori dall'elenco. La Cgil chiede vengano rispettate le priorità.

RAMACCA – Hanno occupato l’aula consiliare e intendono restare lì fino a quando non avranno conferme sul proprio futuro lavorativo. Sono alcuni dei lavoratori inseriti nel bacino prefettizio dell’area calatina, “garantiti” con accordo firmato lo scorso mese di giugno 2017 presso il centro per l’impiego di Catania, per cui domani scade il contratto. Sono alcuni dipendenti del servizio raccolta rifiuti non transitati dalla vecchia ditta, la Kalatambiente Srr, a quella nuova, Econord, che ha dato alcuni servizi in subappalto a Ecogest che a sua volta ne ha affidati alcuni a Energetica Ambiente, ma che sono stati inseriti nell’elenco prefettizio per poter essere chiamati in base alle esigenze.

Mentre, però, in servizio ci sarebbero altri due lavoratori, non inseriti nell’elenco prefettizio. Cosa che ha fatto infuriare lavoratori e sindacati. “Come previsto dalla normativa contrattuale – afferma Francesco D’Amico, della Fp Cgil di Caltagirone – con il cambio di appalto della ditta che serve i 15 comuni, con il cambio di appalto e la formazione di surplus di lavoratori, si è costituito il bacino temporaneo di lavoratori, dal quale la ditta subentrante si è impegnata a prelevare forza lavoro, in caso di bisogno”.

Così è stato fatto fino a oggi. Da domani, però, scadranno questi contratti di proroga. “Ma ci giunge notizia – continua il sindacalista – che nella nettezza urbana stiano lavorando altre persone, non inserite nel bacino. Siamo favorevoli al fatto che altre persone stiano lavorando – precisa – ma bisogna rispettare gli accordi e le regole”.

E’ questo il problema sollevato anche da Nunzio Vitale, segretario della Camera del lavoro di Ramacca. “Vogliamo regole chiare e certe – afferma – e che vengano applicate. Chiediamo che venga prolungato il contratto a questi lavoratori – continua – per cui è stato siglato un accordo nel mese di giugno. Se la ditta ritiene di aver bisogno di personale, di voler assumere altri lavoratori, siamo ovviamente felici, ma i nomi del bacino prefettizio hanno la precedenza. Per questo – conclude – chiediamo all’amministrazione che venga fatta chiarezza e che si intervenga nei confronti della ditta.

Quella di oggi è una protesta contenuta. I lavoratori sono stati accolti, nel palazzo municipale, dal presidente del Consiglio, Giuseppe Lanzafame. “Ho aperto l’aula consiliare – dice – per fare in modo che questi lavoratori potessero esprimere le proprie posizioni, evitando azioni più eclatanti. Nei prossimi giorni – aggiunge – chiederò la convocazione di una seduta straordinaria di Consiglio, proprio per discutere l’argomento”.

 

 

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