Nel centrodestra | è ritorno... al futuro - Live Sicilia

Nel centrodestra | è ritorno… al futuro

Fratelli d'Italia e Moderati Rivoluzionari: i volti sono più o meno gli stessi, ma le forze politiche del centrodestra lanciato verso le Politiche hanno una fisionomia diversa rispetto al passato. Così, attorno al solito Cavaliere, ecco gli "scissionisti" di La Russa rappresentati nell'Isola da Salvino Caputo e dalla giovane Carolina Varchi, e il movimento dell'imprenditore Samorì, guidato da Paolo Ruggirello.

Verso le politiche
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PALERMO – Il centrodestra prova a far pace. Nonostante divisioni nuove, “fraterne spaccature”, e novità moderatamente rivoluzionarie. In vista delle prossime politiche di febbraio, insomma, il centrodestra siciliano cerca di concentrare tutte le “risorse umane” all’interno del medesimo recinto. Berlusconi e Micciché, Romano e qualche ex lombardiano, tutti sotto un tetto, per puntare alla vittoria. Mentre a latitudini lontane, gli azzurri provano a chiudere l’accordo con la Lega.

In Sicilia, il primo serio ritocco, rispetto alle scorse politiche, a quella che fu la macchina da guerra guidata dal Cavaliere, avrà il volto e il nome di Giampiero Cannella (che dovrebbe essere il capolista nel collegio della Sicilia occidentale), Salvino Caputo, Marco Falcone e Vincenzo Vinciullo. Il parlamentare nazionale e i deputati regionali, infatti, incarneranno l’anima siciliana della lista voluta da Ignazio La Russa, Giorgia Meloni e Guido Crosetto, “Fratelli d’Italia-Centrodestra nazionale”. “Da giorni – racconta Caputo – dialoghiamo con La Russa, stiamo lavorando a un progetto che ci vede al fianco del Pdl, ma con un partito di ‘vera’ destra”. E proprio l’ex presidente della Commissione Attività produttive all’Ars sarà candidato quasi certamente alla Camera. Insieme, appunto, ai due compagni del gruppo Pdl a Sala d’Ercole. Nella lista dovrebbe trovare posto anche Carolina Varchi, Vicepresidente nazionale di Giovane Italia, polemicamente uscita dal Pdl pochi giorni fa.

E il Pdl, dal canto suo, sta lavorando alle sue liste. Si pensa di confermare tutti gli uscenti. E circola la voce di una possibile candidatura al Senato per Francesco Scoma. Di certo c’è che saranno candidati il presidente del Senato uscente Renato Schifani, i co-coordinatori Dore Misuraca, Domenico Nania e Giuseppe Castiglione, oltre a Simona Vicari, Gabriella Giammanco e il deputato agrigentino Giuseppe Marinello.

E gli azzurri, in vista delle politiche, ritroveranno un “vecchio amico”. Anzi, una delle locomotive del partito in Sicilia per lunghissimo tempo: Gianfranco Micciché sta lavorando infatti al ritorno nella coalizione di centrodestra, dopo lo “strappo” delle ultime regionali. Nulla è ancora ufficiale, ma tutto appare certo: “Abbiamo guardato anche – svela il coordinatore siciliano Pippo Fallica – all’area dei moderati. Ma ci siamo resi conto che quelle forze politiche sono del tutto disinteressate al Mezzogiorno. Noi invece – aggiunge – vogliamo sposare il progetto di una coalizione che possa fare il bene del Sud. E certamente – conclude – non siamo un partito di centrosinistra…”. Grande Sud presenterà una propria lista sia alla Camera che al Senato. Ma nel partito c’è un po’ di fibrillazione. Uno dei deputati regionali in carica, Michele Cimino, infatti, starebbe pensando ad altre destinazioni. Al momento, il parlamentare agrigentino starebbe riflettendo. I nodi verranno sciolti entro la prossima settimana. E un ex “miccicheiano” potrebbe provare una nuova avventura. L’ex deputato regionale Tony Scilla, infatti, potrebbe correre col “Mir”. Ma lui smentisce. La vera novità politico-mediatica di questa tornata elettorale nel centrodestra, infatti, è la presenza dell’imprenditore modenese Giampiero Samorì, col suo (“Moderati in Rivoluzione”), che ha già scelto i prori responsabili nell’Isola: Natale Consoli per la Sicilia orientale, e Paolo Ruggirello per il collegio occidentale. Quest’ultimo, al momento, all’Ars è un deputato eletto tra le fila della Lista Musumeci e componente del gruppo omonimo. E a proposito di Musumeci, sembra proprio che l’ultimo candidato alla Regionali per la coalizione di centrodestra, non correrà per le politiche col suo partito, “La Destra”. Musumeci infatti avrebbe deciso di rispettare il mandato dei suoi elettori, e rimarrà tra gli scranni di Sala d’Ercole a fare opposizione al governo Crocetta. Le liste de “La Destra” alla Camera invece verranno tutte guidate da Francesco Storace. Dovrebbe essere candidato, invece, Ruggero Razza, catanese e componente del direttivo nazionale. “Ma stiamo ancora discutendo – precisa Razza – e ci riuniremo a Roma il prossimo 7 gennaio per decidere i capilista. Siamo ottimisti – aggiunge – visto che tutti i sondaggi ci danno sopra al 2%”. La soglia minima, insomma, per poter esprimere propri parlamentari, facendo parte di una coalizione (a dire il vero, il seggio scatta anche per il primo partito che si piazza sotto quella soglia).

Qualche dubbio, ancora invece, sulle scelte del Cantiere popolare di Saverio Romano. I centristi quasi certamente presenteranno una propria lista al Senato, dove il computo dei voti avviene su scala regionale. “Vorremmo vedere riconosciuti – spiega il vicecoordinatore del partito Innocenzo Leontini – i buoni risultati ottenuti alle ultime Regionali. Alla Camera, invece, correremo in federazione. Ma non abbiamo sciolto il nodo riguardante la coalizione”. Tutto fa pensare, però, che i moderati confermeranno l’alleanza col Pdl e il resto del centrodestra. Mentre qualche certezza in più c’è su alcuni dei nomi dei possibili candidati: lo stesso Leontini, insieme a Rudy Maira e Marianna Caronia saranno della partita. La partita che vedrà il centrodestra impegnato nel tentativo di rimettere insieme i pezzi di quella che fu una inarrestabile macchina da guerra. Soprattutto in Sicilia.


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