Nel Pd “infuria la bufera” |Aspettando la resa dei conti - Live Sicilia

Nel Pd “infuria la bufera” |Aspettando la resa dei conti

Nel frattempo a Palermo nascono i Partigiani dem che potrebbero fare campagna acquisti anche a Catania.

 

VERSO IL VOTO
di
3 min di lettura

CATANIA – Fischia il vento, infuria la bufera: i “Partigiani” del Pd si preparano alla sfida intestina. L’appuntamento è per domenica a Palermo. Dall’altro lato dell’isola nel frattempo si contano gli ammutinamenti che potrebbero tradursi in presenze alla kermesse dei delusi dal nuovo corso dem. In meno di dieci giorni, infatti, si sono dimessi il segretario provinciale dei Giovani Democratici Gianluca Scerri, il direttivo del circolo di Castel di Iudica, il responsabile organizzazione del circolo universitario Dario Gulisano e il vice segretario del PD Jacopo Torrisi.

Si tratta di esponenti vicini all’area capitanata da Concetta Raia e Angelo Villari. I due nonostante il malessere per la situazione interna al partito sono impegnati ufficialmente in campagna elettorale. Cosa faranno i big dell’area laburista? In tanti sono pronti a giurare che prima o poi usciranno allo scoperto. E qualche esca è stata già lanciata. Almeno sui social. Ad esempio l’ex deputata regionale Concetta Raia ha commentato piccata la risposta del segretario Napoli a Torrisi. “Non mi pare che le dimissioni di Jacopo siano frutto di un malessere individuale o di un gesto isolato forse qualcuno non si è accorto che questo stato d’animo accumuna, già da tempo, tantissimi dirigenti e militanti del partito democratico, a Catania, come in Sicilia e in Italia sarebbe forse più giusto che il segretario del partito si facesse delle domande semplici: perché il Pd perde pezzi?”, scrive l’ex deputata regionale condendo l’intervento di svariate critiche alle gestione del partito a livello locale e non solo.

Allargando l’inquadratura non può passare inosservata la reazione dei Partigiani del Pd, il gruppo capitanato dal palermitano ex cracoliciano, Antonio Rubino alle “notizie” provenienti “da Oriente”: le dimissioni di Scerri e Torrisi. “In questi giorni si sono dimessi dai loro incarichi il vicesegretario del Pd di Catania Jacopo Torrisi ed il segretario dei Gd Gianluca Scerri. Due persone che, come tutti noi, con pregi e difetti, hanno sempre mostrato attaccamento al partito e passione per la politica. E’ una slavina che va fermata. Occorre scrivere tutti insieme un #nuovoinizio”, scrivono. Prove tecniche d’intesa per il post elezioni? Forse. Di certo i focolai di malessere sono numerosi nell’isola e non tutti direttamente legati al progetto palermitano: a diverse latitudini svariati militanti e dirigenti aspettano l’ora x per uscire (o tornare) allo scoperto rispettando chi più, chi meno l’imminenza e la delicatezza del momento elettorale. La modalità di compilazione delle liste e la campagna acquisti di esponenti molto distanti dal mondo del centrosinistra è una ferita aperta.

Nel frattempo a Catania infuria la bufera e si acuiscono gli attriti tra le varie componenti del partito. La risposta del segretario Napoli a Torrisi non è piaciuta al deputato regionale franceschiniano Anthony Barbagallo che si è affidato a una dichiarazione sui social con tanto di foto di Moro e Berlinguer sottolineando le fratture del partito e la necessità di ricostruire un partito coeso e in linea con la sua storia.

Per tutta risposta sono arrivate le parole al vetriolo dell’ex deputata, in corsa per un seggio al Senato, Valeria Sudano che ha attaccato il compagno di partito di remare contro il PD e pezzi di ceto politico a lui vicini di fare votare candidati del centrodestra.  Il deputato regionale ha preferito rimandare il chiarimento politico a una fase successiva e ha definito “l’accusa grave e inaudita”. A dieci giorni dal voto si sono così innescate una serie di reazioni a catena: dopo il 4 marzo le scazzottate verbali si tradurranno in una serratissima battaglia interna. Ma lo scenario e le destinazioni dei protagonisti di questa stagione dipende dal risultato alle Politiche. “Non cambiamo partito, ma cambiamo il partito”. E’ lo slogan dei partigiani dem che in tanti potrebbero fare loro.  Sempre che del partito, così facendo, non restino soltanto le macerie.

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI