"Nessun errore in bilancio" | Le rassicurazioni della Ragioneria - Live Sicilia

“Nessun errore in bilancio” | Le rassicurazioni della Ragioneria

Sammartano spiega che si tratta soltanto di "una rettifica". Ma l'Anci Sicilia chiede "chiarezza".

Buco nei conti della Regione
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PALERMO – “Quando abbiamo predisposto il bilancio di previsione non potevamo sapere che alla fine l’Ars avrebbe votato l’esercizio provvisorio per cui nel documento contabile avevamo una posta di 45 milioni di euro per i precari, poi ne abbiamo anticipati 36 nella legge di stabilizzazione approvata assieme al provvisorio, quindi si è reso necessario la variazione per evitare la duplicazione della spesa. Dunque, nessun errore tecnico c’è stato ma solo una rettifica contabile”. Lo precisa il ragioniere generale della Regione siciliana, Salvatore Sammartano, a proposito delle variazioni approvate dalla giunta Crocetta all’indomani di Santo Stefano. “Avevamo bisogno di modificare il bilancio di previsione – aggiunge il ragioniere – altrimenti ci sarebbe stata una duplicazione”. Sammartano spiega che la scelta di appostare le risorse per i precari nei fondi di riserva era prevista già nel bilancio.

Intanto, l’Anci Sicilia chiede chiarezza. “E’ indispensabile che si faccia chiarezza sulle risorse complessive che la Regione siciliana intende destinare ai comuni nel 2017”. Lo dicono Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale di Anci Sicilia. “Il governo regionale dia tempestivamente garanzie alle autonomie locali – continuano – in merito ai 36 milioni che, da notizie di stampa, sembrerebbero essere stati prelevati dalle risorse previste a titolo di compartecipazione Irpef per i Comuni e che dovrebbero essere reintegrati nel capitolo di bilancio”. “Siamo certi e convinti che questo non possa che essere il frutto di un assestamento di bilancio regionale – aggiunge Luca Cannata, vice presidente vicario di Anci Sicilia con delega al bilancio e alle politiche finanziarie – che non può penalizzare i comuni, i quali devono avere contezza dei trasferimenti in quanto dovranno chiudere i bilanci entro il 31 marzo e la consideriamo una leggerezza alla quale sarà presto posto rimedio”. “Fare chiarezza sulle risorse è fondamentale – concludono Orlando e Alvano – per rendere possibile una attività di programmazione degli enti locali ed evitare che, come nel 2016, si intervenga con provvedimenti a fine anno”.


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