PALERMO- Il senatore grillino, Francesco (Franco) Campanella, non ci sta. E al “Fatto” dichiara il suo dubbio, riassunto nel nostro perentorio titolo. “Spero che questo mese non sia indicativo. Altrimenti, lo dico chiaro: io me ne torno in Sicilia, non mi conviene stare qui”. Insomma, taglia taglia, come si campa? “Se va avanti così siamo finiti – dice Campanella nell’intervista -. Non siamo riusciti a cercare casa, quindi siamo stati sempre in albergo. A cena siamo andati sempre qui nei dintorni di palazzo Madama. Diciamo la verità, ci hanno fatto penare. E poi ci mancava il Papa. Tra dimissioni, conclave e nuovo Pontefice, i prezzi sono schizzati a livelli assurdi”.
Il primo stipendio non è ancora arrivato. E i parlamentari anticipano. “Si potrebbe stabilire un forfait da non rendicontare – spiega Campanella -. Un tetto fisso per vitto e alloggio. Tutto quello che si spende in più, invece, andrebbe giustificato. Dovremo discuterne in gruppo, però un’altra ipotesi potrebbe essere quella di prendere il Cud dell’anno precedente ed aggiungere un 2, un 5 per cento…certo, per chi era precario o disoccupato andrebbe stabilito un fisso”.