CATANIA – Non potrà mettere piede a Niscemi per i prossimi tre anni. E’ il provvedimento amministrativo nei confronti di un catanese di 33 anni, G.S., tra i manifestanti del presidio “No Muos” a Niscemi.
Si tratta dell’unico foglio di via firmato dal questore di Caltanissetta nei confronti degli attivisti che lo scorso 11 gennaio cercarono di impedire il passaggio dei mezzi che trasportavano le antenne per il sistema radar Usa, e che continuano da settimane un presidio nei pressi della base. Manifestanti pacifici che, quindi, non sono stati oggetto di alcun provvedimento.
Diverso è stato considerato il caso del manifestante catanese: l’uomo, infatti, è già conosciuto dalle Forze dell’Ordine per precedenti penali e denunce su presunti atti di terrorismo con ordigni esplosivi, furto, oltraggio. Anni fa è stato fermato con l’accusa di aver lanciato una molotov contro la caserma dei carabinieri in Piazza Dante a Catania e, nel 2008, con l’accusa di aver fatto esplodere due bombe carta formate da grossi petardi davanti al comando dei vigili urbani di Parma in via del Taglio, senza provocare danni. Tifoso del Catania e vicino al movimento anarchico, è conosciuto con un curioso soprannome che tradisce le sue origini etnee. A difenderlo, nelle sue passate vicende giudiziarie, è stato l’avvocato catanese Pierpaolo Montalto.
Sull’argomento interviene il “Coordinamento Regionale dei Comitati No Muos” che in una lunga nota ufficiale ribadisce che “tutte le accuse rivolte in questi giorni ai nostri attivisti sono totalmente infondate e pretestuose” e considera “paradossale ed allarmante la motivazione dei fogli di via nella quale si sostiene che i soggetti sarebbero “pericolosi” ed “estranei” senza attività “economiche” o dimora nella zona ed in quanto tali da “allontanare” da Niscemi”. Secondo il coordinamento, inoltre, le Forze dell’Ordine mostrano “un crescente nervosismo nei confronti degli attivisti del presidio e persino delle mamme No Muos, e delle loro azioni di blocco dei convogli diretti alla base, volte a praticare la revoca dal basso dei lavori di costruzione del MUOS, che continuano nonostante le dichiarazioni di segno opposto del Presidente della Regione Sicilia e le tranquillizzanti informazioni dei media”.
“Andremo avanti – conclude il coordinamento – con la nostra lotta che suscita sempre maggiore partecipazione e solidarietà a Niscemi, come in tutta la Sicilia, come oramai in tutta l’Italia”.
Questa sera è in programma una riunione del comitato No Muos di Niscemi nel presidio di contrada Ulmo, dove il prossimo 30 marzo si terrà una manifestazione nazionale con corteo in paese.