GELA- La voce di Niscemi non sia sola ad urlare il proprio ‘no’ al Muos. Lo dice un prete di Gela, don Giuseppe Fausciana che ha esortato i giovani della sua città a partecipare pacificamente alla manifestazione contro la costruzione delle parabole in contrada Ulmo. Il corteo, previsto per sabato 1 Marzo alle 14 a Niscemi, è stato promosso da associazioni e comitati spontanei del luogo.
“Rivendicare il diritto alla salute non deve essere una missione esclusiva dei No Muos di Niscemi”, dice Don Giuseppe che è vice-parroco della chiesa San Giovanni Evangelista di Macchitella. “Ho ascoltato i rappresentanti dei comitati, ricevuto mail dai miei alunni ma anche da professionisti e gente comune. Tutti chiedono alla Chiesa di prendere una posizione chiara e decisa per dire no alla installazione delle antenne. È giusto, quindi, che queste voci non restino inascoltate e che la società ci metta la faccia e scenda in piazza. Tra i manifestanti ci sono ragazzi che subiranno processi perché hanno violato sigilli durante le manifestazioni. Per carità, non vogliamo mica istigare alla violenza ma prendere consapevolezza del problema e degli studi medici effettuati: le parabole statunitensi fanno male alla salute”.
Fausciana, che è anche responsabile della pastorale dei giovani, ha quindi organizzato la trasferta in pullman a Niscemi con centinaia di ragazzi che marceranno insieme alla città per “rivendicare il diritto alla salute, fortemente compromesso e minacciato. Sono convinto – ancora don Giuseppe – che questo evento possa ulteriormente determinare un riscatto civico della nostra popolazione”. “Mi piace sottolineare – aggiunge – che sono stati proprio i giovani a chiedere di essere ascoltati. Per questo dopo la manifestazione organizzeremo forum e dibattiti per fare emergere con toni decisi che siamo contro il Muos”. Intanto per domenica prossima, don Giuseppe Fausciana, anticipa “terrò una omelia denuncia per scuotere le coscienze dei fedeli ed invogliarli ad una pacifica protesta”.