L’onorevole Saverio Romano dice di non essere afflitto da alcuna sindrome paralizzante di vedovanza. La caduta giudiziaria di Totò Cuffaro, sul piano dell’amicizia – che da quelle parti conta ancora qualcosa – è stata un’emozione di dolore lancinante. Ma la politica è un gioco che prevede lucidità. E l’udicino Saverio – ancorché afflitto per il gemello in disgrazia – sa che deve tenere occhi e orecchie aperti. Lui, poi, legge tutto. Si informa di tutto. Ha letto un’intervista all’onorevole Lumia, pubblicata da Livesicilia, in cui si parla di Cuffaro, ma anche di collusioni con riferimento all’Udc e al suo segretario regionale, cioè sempre l’onorevole Saverio Romano. Ecco perchè il medesimo ha ritenuto opportuna una acuminata puntualizzazione.
Onorevole Romano, ha letto?
“Ho letto”.
Lumia ce l’ha con lei?
“Il problema è di Lupo, non mio”.
In che senso?
“Lui è il segretario del Pd, è lui che deve decidere se quelle parole rappresentano la linea del partito”.
Nel merito?
“Nel merito si tratta di calunnie male assortite, di affermazioni strumentali al delitto politico nei miei confronti”.
Perchè tanto baluginare di pugnali – secondo il punto che sostiene lei – alla schiena dell’Udc?
“Per far tacere una voce libera, la nostra. Io, noi, abbiamo denunciato la saldatura tra chi ha bisogno del patentino antimafia e l’antimafia degli affari, quella contigua a un mondo che ha trovato un pesce pilota per andare avanti”.
E lei?
“Non mi tapperanno la bocca”.
Voltiamo pagina: è vero che senza Cuffaro l’Udc è avviata al declino, sul viale del tramonto?
“Identica previsione fu esibita dopo le dimissioni di Cuffaro. Siamo cresciuti, invece. Abbiamo vinto molte elezioni, da allora. Siamo portatori di valori che superano la classe dirigente del partito”.
Ha sentito il governo su nucleare, formazione e Fiat?
“Ho sentito”.
Che ne pensa?
“Annunci. Non c’è stato fin qui niente che interessi davvero la Sicilia e i siciliani”.
Il quesito delle cento pistole l’abbiamo riservato per la fine.
“Prego”
Metterebbe la mano sul fuoco circa l’innocenza di Cuffaro, nonostante l’evidenza di una sentenza?
“Assolutamente sì”. E Saverio Romano lo dice senza pensarci su, senza nemmeno una pausa di riflessione tra la domanda e la risposta