PALERMO – Il presidente dell’Autorità portuale di Palermo e della Sicilia occidentale, Pasqualino Monti, sarà il nuovo amministratore delegato dell’Enav. Il governo Meloni chiude dunque la partita delle nomine per la società partecipata dello Stato che fornisce i servizi alla navigazione aerea civile.
Le nomine del Ministero dell’Economia saranno adesso ratificate da parte dell’assemblea dell’Enav convocata per il prossimo 28 aprile. Monti sarebbe stato indicato da FdI direttamente dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, cognato della premier Giorgia Meloni, e dal giornalista Mediaset Andrea Giambruno, compagno della presidente del Consiglio. Per la presidenza è stata scelta Alessandra Bruni in quota Lega. Nel Cda entrano come consiglieri: Franca Brusco, Stefano Arcifa, Carla Alessi e Giorgio Toschi, ex comandante generale della Gdf.
Pasqualino Monti, nato nel 1974 ad Ischia, prende il posto di Paolo Simioni e manterrà la carica di presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare di Sicilia Occidentale. Il suo mandato scadrà nel 2025. È laureato in Scienze statistiche ed economiche alla Sapienza e nel suo curriculum c’è anche la presidenza dell’Autorità portuale di Civitavecchia.
“Manterrò la promessa e gli impegni assunti quando, nel 2017, ho stretto idealmente la mano alla portualità della Sicilia occidentale e a una squadra eccezionale di collaboratori – afferma Pasqualino Monti -. Credo che sia dovere di un amministratore pubblico completare le opere avviate con fatica che hanno consegnato a quest’isola porti in grado di attrarre traffici e commerci, di garantire occupazione ai giovani e ricchezza alle comunità su cui insistono. Il nuovo ruolo, se verrà, è assolutamente compatibile – come dimostrano numerosi altri casi – con quello di presidente dell’Adsp. Naturalmente, sarà mia intenzione rinunciare al compenso – aggiunge -. Ma mai verranno meno nella mia attività professionale spirito di sacrificio, senso del dovere e massima dedizione ed efficienza”.
Il secondo mandato di Monti in Sicilia si concluderà nel 2025: “Da manager pubblico non posso perdere questo treno ma non posso, e non voglio, lasciare in asso una rivoluzione avviata che ha prodotto soprattutto un cambiamento di mentalità, ha introdotto un modello Sicilia occidentale che in pochi si aspettavano e che adesso è realtà. E di cui io vado fiero”.