PALERMO– Gioacchino Genchi non ha violato il segreto d’ufficio pubblicando nel suo libro “Il caso Genchi” alcuni atti nei quali era citato il magistrato Alberto Michele Cisterna, ex procuratore aggiunto della Dna. Per Genchi, che è stato consulente di varie Procure per l’esame di tabulati telefonici, e per il coautore del volume, Edoardo Montolli, il gip del Tribunale di Milano, Alessandra Del Corvo, ha disposto l’archiviazione. Al momento della pubblicazione gli atti non erano più segreti, ha stabilito il magistrato. Anche il pm Maurizio Romanelli era arrivato alla stessa conclusione e aveva chiesto l’archiviazione alla quale si era opposto il legale di Cistrerna. (ANSA).