Non solo calcio, anche la politica nella vita di Totò Schillaci - Live Sicilia

Non solo calcio, anche la politica nella vita di Totò Schillaci

Nel 1997 l'elezione a consigliere comunale, con lui anche Pino Caruso
ADDIO AL BOMBER
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PALERMO – Un uomo dalle tante passioni e dalle molte vite. Totò Schillaci, a cui oggi il calcio italiano e internazionale tributano omaggi e onori, è stato un personaggio poliedrico, capace di reinventarsi più di una volta.

Schillaci e la politica

Appesi gli scarpini al chiodo, Schillaci, scomparso oggi all’età di 59 anni, ha vissuto infatti anche una parentesi politica a Palermo, nella sua città, eletto come consigliere comunale alle elezioni del 1997. Un appuntamento con le urne che premiò il sindaco uscente Leoluca Orlando, confermato ai danni dell’allora rampante Gianfranco Micciché, volto del berlusconismo siciliano. E fu proprio tra le fila di Forza Italia che il campione si candidò, centrando l’elezione al suo esordio nell’agone politico: più di mille preferenze che gli valsero l’ingresso a Sala delle Lapidi. In quella tornata elettorale fu eletto anche il comico Pino Caruso, ma nella lista della Rete.

Il ricordo di Miccichè

Miccichè oggi ricorda così Totò-gol: “Abbiamo perso non solo un campione, ma uno dei palermitani più veri, liberi e simpatici che abbia mai conosciuto. Una persona meravigliosa che non dimenticherò mai. Sono sicuro che il sindaco Lagalla vorrà intitolargli qualcosa della città per ricordarlo sempre . Fossi io gli intitolerei viale del Fante”.

Un’esperienza non proprio entusiasmante per il calciatore che aveva fatto sognare gli italiani ai Mondiali del 1990: la politica ha i suoi tempi e le sue liturgie, probabilmente indigesti per un atleta abituato a correre e segnare, vincendo da solo le partite. Prova ne fu che la permanenza a piazza Pretoria fu breve, appena un biennio, prima di dimettersi.

Il sostegno a Fabrizio Micari

L’amore per la politica però non è mai terminato: prima vicino al centrodestra e, vent’anni dopo, a sostegno di Fabrizio Micari, nel 2017 candidato del centrosinistra a governatore della Sicilia. “Io lo voto, perché no?”, disse intervistato nel programma radiofonico “Un giorno da pecora”, dove aggiunse: “Ognuno deve fare il proprio lavoro e io non sono un politico”, come riporta Sky Tg24. Una parentesi breve, anzi brevissima, ma che probabilmente aiuta a raccontare un uomo dalle molte passioni, legato alla sua città fino al punto di rappresentarla e provare a cambiarla.


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