I carabinieri nel loro comunicato lo definiscono un “episodio anomalo nella cittadina di Villabate”. E che è successo? I suddetti carabinieri hanno arrestato Santo Gambino (nella foto), 30enne del posto, coniugato – occhio al particolare – muratore, con l’accusa di evasione dagli arresti domiciliari. Fin qui nulla di strano. Già, ma bisogna andare oltre nella lettura del comunicato dell’Arma. Dunque: “L’uomo era sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari poiché era stato arrestato nel marzo scorso in flagranza di reato dai militari della Stazione di Ficarazzi, per il reato di abbandono di rifiuti speciali e ingombranti poiché era stato sorpreso dai carabinieri mentre scaricava da un autocarro di sua proprietà materiale edile”. Poco edificante, ma ancora non anomalo. Andiamo oltre. “Tuttavia, a seguito dell’ennesimo litigio con la moglie che gli aveva rimproverato di non fare nulla per il sostentamento dei due figli minori, ha deciso di allontanarsi da casa dirigendosi verso la stazione carabinieri dove ha riferito di preferire il carcere alla vita coniugale”. Un momento, fermi tutti! Qui c’è uno che preferisce il carcere alla moglie. Probabilmente la stranezza è questa. Niente suspence. L’hanno accontentato.
“Immediatamente è stato tratto in arresto dai militari, per poi essere processato per direttissima e nuovamente sottoposto alla misura degli arresti domiciliari presso la sua abitazione familiare. Ad attenderlo a casa c’era la moglie e per questo al Gambino non rimaneva altra soluzione che riconciliarsi con la coniuge”. Una dura condanna?
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