Catania. I giovani del Nuovo Centro Destra chiedono il “ricambio generazionale” con il benestare di Pino Firrarello. “E’ iniziata una nuova stagione politica”, Giovanni La Magna, presidente di “Progetto degli universitari” e delfino di Giuseppe Castiglione, ne è praticamente certo. “Adesso parliamo di noi”, il nome scelto per l’iniziativa dell’associazione non lascia dubbi circa la voglia di protagonismo giovanile che serpeggia negli ambienti vicini ad Alfano. “Abbiamo sposato la causa del Nuovo Centro Destra, l’unico progetto che può consentire il ricambio generazionale”, dice Giovanni La Magna che contestualmente rende omaggio a Giuseppe Castiglione: “ Un politico che crede nei giovani”. L’obiettivo dichiarato è quello di aggregare il numero più ampio di amministratori locali sul territorio e di ricostruire una casa per i “moderati”.
Ma guai a parlare di politica del doppio forno in salsa democristiana. “Non è un partito di centro che guarda a sinistra, ci collochiamo nel campo del centrodestra”, rassicura La Magna che porta a sostegno della sua tesi quella che definisce “la difesa a spada tratta di Berlusconi portata avanti da Alfano” durante il voto in Senato di ieri pomeriggio. Eppure una carta da giocare in chiave di rinnovamento, quanto meno anagrafico, c’era: Vincenzo Gibiino. Il senatore, invece, ha scelto di non seguire gli alfaniani. La Magna augura “buona fortuna” all’ex compagno di partito, non senza un commento un po’ piccato sulle scelte divergenti: “Non mi riconosco nella politica di chi vive a Roma, ma in quella di chi opera sul territorio”. Il riferimento è presto spiegato dallo stesso La Magna: “I nostri modelli sono La Via e Castiglione”.
Il giovane La Magna dimentica il sindaco di Bronte che, a sorpresa, arriva alla kermesse dispensando non pochi consigli. “Questi ragazzi che parlano di ricambio generazionale hanno ragione,- dice Pino Firrarello ai microfoni di Live Sicilia Catania- bisogna insistere e trovare degli spazi”. Dopo la carota è volta del bastone. Firrarello, infatti, aggiunge: “Ma gli spazi vanno conquistati, in politica è così”. “Se aspettano che qualcuno porga loro le sedie e dica ‘ accomodatevi’, questo non succederà mai”. “Sono ragazzi che hanno collezionato una buona esperienza”, ma devono ancora farsi le ossa.
Firrarello, politico navigato, dà una lezione di convergenze parallele. Il terreno è quello della politica regionale. Il sindaco di Bronte risponde al leader de “La Destra”, che si era chiesto ironicamente se la nuova formazione di Alfano non rischiasse di divenire “il partito di Nicodemo, che sta di giorno con l’opposizione e di sera con governo”. “Musumeci può pensare e fare ciò che vuole”, tuona Firrarello. “Noi diciamo che sicuramente non ci sono le condizioni per un’intesa con Crocetta, ma se dovesse avanzare proposte serie e importanti per il popolo siciliano non saremo noi a metterci di traverso”.