PALERMO – Via libera dalla Commissione Affari istituzionali dell’Ars alle nomine di Riscossione Sicilia. Il nuovo presidente è il generale Domenico Achille, mentre membri del Consiglio di amministrazione sono Michelangelo Patanè e Graziella Germano. I nomi, che erano stati indicati dalla giunta Musumeci, hanno ricevuto oggi l’ok della prima commissione di Palazzo dei Normanni.
A capo dell’agenzia per la riscossione dei tributi in Sicilia andrà quindi il generale della Guardia di finanza, oggi in pensione, Domenico Achille, già responsabile del Comando delle Fiamme gialle in Sicilia, Calabria e Italia meridionale. Nel Cda l’ex procuratore aggiunto della Repubblica di Catania, in quiescenza, Michelangelo Patanè, e la commercialista siracusana Graziella Germano, esperta di diritto tributario e societario, oltre che revisore contabile.
Riparte quindi una delle partecipate della Regione siciliana per cui una norma regionale dello scorso agosto ha previsto la liquidazione, ma solo in seguito a un dialogo con lo Stato anche in vista del trasferimento del personale all’ente nazionale AdEr – Agenzia delle Entrate – Riscossione. Norma sulla quale il Ministero dell’Economia aveva sollevato qualche dubbio che non si è tradotto, però, in una impugnativa della Presidenza del consiglio dei ministri.
“Con la nomina del nuovo Consiglio di amministrazione di Riscossione Sicilia dopo oltre sei mesi di attesa – scrive la segreteria aziendale della Fisac Cgil -si compie il primo passo verso la auspicata normalità. Non siamo abituati a firmare cambiali in bianco e valuteremo sin dai primi atti l’operato del CdA, al quale rassegneremo, senza nascondere nulla, la situazione di grande disagio che si vive in azienda. Al CdA chiederemo di stipulare il nuovo Contratto nazionale di categoria, che nel resto d’Italia è già operante, e di avviare le operazioni necessarie alla confluenza delle attività e del personale all’Ente nazionale Agenzia delle Entrate Riscossione, come chiesto da anni da tutto il personale di Riscossione Sicilia. Chiederemo di operare il necessario cambio ai vertici interni, affidandosi a professionalità certe ed asettiche, e di riportare regole chiare e serenità in azienda. Offriremo collaborazione per migliorare l’operatività aziendale ma vigili ed attenti, come sempre siamo stati, al rispetto di lavoratrici e lavoratori”.