PALERMO – Un nuovo “caso Megafono”. La nascita del movimento di Crocetta “Riparte Sicilia” è al vaglio della Commissione Nazionale di Garanzia del Partito Democratico, dove è giunta una formale richiesta di valutazione della posizione del Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta ai sensi dello Statuto e del codice etico del Partito.
La nota alla Commissione nazionale è stata inviata da Angelo Argento, esponente renziano del Partito democratico: “Con la presente chiedo – scrive Argento -, ai sensi dello statuto e del codice etico, di porre all’ordine del giorno della prima riunione utile della Commissione la richiesta di valutare la posizione del Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta in merito alla costituzione di un movimento politico che, da quanto si apprende dalla stampa, pare essere in contrasto con le norme statutarie e il codice etico di chi milita e rappresenta il Partito Democratico”.
A valutare la posizione di Crocetta sarà la commissione nazionale proprio per il ruolo ricoperto, ossia quello presidente di Regione. Un altro “caso Megafono”, dicevamo. Visto che la nascita del Movimento di Crocetta e sopratutto la sua strutturazione nel territorio, nei primi anni di questa legislatura, aveva già provocato terremoti all’interno del Pd regionale e nazionale. Alla fine, Crocetta fu anche “costretto” ad abbandonare il gruppo parlamentare del Megafono e aderire appunto a quello del Pd.
Di fronte ai dubbi evidenti che la storia si stesse ripetendo, in occasione del brindisi della sua nuova forza politica, Crocetta aveva puntato il dito contro il sottosegretario Davide Faraone, “colpevole” secondo il governatore, di avere inaugurato una sede del proprio comitato elettorale, dando vita, di fatto, alla campagna verso le prossime regionali. In questi giorni il movimento di Crocetta ha iniziato a girare la Sicilia. Ad animarlo, tanti fedelissimi del governatore, in molti casi già nominati a capo di enti regionali e in altri ruoli di sottogoverno.
