BIANCAVILLA – Il reparto di chirurgia dell’ospedale “Maria Addolorata” chiude. Da oggi garantirà solo gli interventi di emergenza. Le operazioni programmate verranno, invece, tutte trasferite al “Santissimo Salvatore” di Paternò. Ed in paese, ora, scoppia il timore che questa scelta possa essere il preludio a chissà quale ridimensionamento. Anche se c’è poca voglia di parlare, è lo stesso personale medico-infermieristico che lavora al nosocomio biancavillese a temere il peggio.
Ma, in verità, i vertici dell’Asp territoriale spiegano che si tratta solo di una chiusura temporanea in attesa che venga completato il nuovissimo ed avveneristico polo (tuttora in fase di costruzione) che si trova proprio alle spalle dell’ospedale. Una motivazione che fa il paio, però, anche con i tagli imposti dalla sanità regionale. La chiusura del reparto di chirurgia è stato sollevato con forza nelle scorse ore dai colleghi dell’emittente televisiva Videostar che segue passo dopo passo l’evolversi della vicenda. “L’unità di chirurgia verrà accolta presso quella di Paternò – conferma il direttore dell’ospedale biancavillese, Salvo Calì -. Abbiamo un grande spreco di energie e stiamo attendendo che i locali della nuova struttura vengano consegnati in modo da gestire un reparto che sia all’altezza”.
Calì rassicura anche sui medici che stazioneranno al Maria Addolorata: “Ve ne saranno due; uno al mattino ed un altro alla sera per garantire le urgenze. E poi attendiamo che ci venga consegnata la nuova struttura: dovrebbero passare ancora otto mesi”. Nessuno “scippo”, dunque. Tutto tornerà come prima. Ma per come vanno oggi le cose, a Biancavilla stanno già incrociando le dita.