CATANIA – Uno spazio circondato dal mare, che guarda all’Etna e non vede la città. E’ la piazzetta in fase di realizzazione a Ognina, immaginata, voluta e fatta finanziare il vicepresidente del Consiglio comunale Sebastiano Arcidiacono, quando era assessore nella passata consiliatura e oggi realizzata dall’amministrazione Bianco. E che dovrebbe essere consegnata a breve alla città, forse in anticipo sul cronoprogramma che vuole la consegna entro giungo di quest’anno. Come spiega il presidente della commissione Lavori pubblici che, stamani, ha visitato l’area, Niccolò Notarbartolo. “Siamo stati a visitare i lavori di riqualificazione del porticciolo – afferma, spiegando cosa manca ancora per completare l’opera. Sono pochi dettagli – precisa: l’illuminazione, la sistemazione della passeggiata e l’arredo verde. Ma non è escluso che la consegna possa avvenire a maggio”.
Una piazzetta al posto della “sciara”, che rappresenta l’essenza di Catania: circondata dal mare e incoronata dall’Etna maestosa, che sia vestita di bianco o meno. Ed è questo che il consigliere scrive sulla propria pagina Facebook, evidenziando come i meriti vadano a Sebastiano Arcidiacono. Il sindaco avrà la fortuna, nei prossimi mesi, di inaugurarlo – sottolinea – ma i miei ringraziamenti vanno a Sebastiano Arcidiacono che ha lasciato alla città di Catania uno degli spazi che la rendono unica. Questa è bellezza condivisa – conclude – e spero che i catanesi preservino questo spazio”. Come evidenzia lo stesso Arcidiacono in risposta al post. “Grazie Niccolò – scrive – ho fatto la mia parte, come era giusto che fosse, ma l’opera è stata progettata e voluta dalla comunità ogninese. E questa, si, è bellezza condivisa”.
Sulla paternità dell’opera, interviene anche l’assessore ai Lavori pubblici, Luigi Bosco. “Ringrazio Sebastiano per l’impegno profuso nel portare avanti quest’opera – scrive l’assessore. Oggi i tempi della burocrazia fanno si che le opere pensate e progettate possano trovare realizzazione negli anni successivi. Io personalmente ho dovuto seguire la pratica in diversi enti, non ultimo il genio civile che imponeva importanti vincoli per la sicurezza: alla fine è stata trovata una soluzione gradevole di cui presto potranno usufruire i nostri concittadini”.
