Olio tunisino, emendamento La Via |per bocciare la proposta - Live Sicilia

Olio tunisino, emendamento La Via |per bocciare la proposta

La Commissione europea ha proposto di autorizzare, fino alla fine del 2017, un accesso temporaneo supplementare dell'olio d'oliva tunisino nel mercato dell'UE.

parlamento europeo
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BRUXELLES – La Commissione europea ha proposto di autorizzare, fino alla fine del 2017, un accesso temporaneo supplementare dell’olio d’oliva tunisino nel mercato dell’UE, attraverso un aumento del contingente tariffario senza dazio pari a 35mila tonnellate per gli anni 2016 e 2017. “ Si tratta di un ulteriore aumento, visto che la Tunisia, ad oggi, già beneficia di un primo contingente tariffario pari a 56.700 tonnellate che viene importato dalla Ue, e non possiamo tollerarlo passivamente” dichiara l’eurodeputato Giovanni La Via (AP/PPE), Presidente della Commissione Ambiente, Sanità e sicurezza alimentare del Parlamento europeo.

“Seppur lodevole l’intento di solidarietà, al fine di sostenere la ripresa della Tunisia dall’attuale periodo di difficoltà, tale provvedimento potrebbe rappresentare un grave danno per l’olivicoltura del Sud Europa, ed in particolare per l’Italia, dove la situazione è già estremamente critica a causa della Xylella fastidiosa e della condizione strutturale di debolezza del mercato olivicolo, caratterizzato da un valore del prodotto all’ingrosso talvolta inferiore ai costi di produzione. In sostanza, per aiutare l’economia tunisina, la Commissione europea sceglie di sacrificare le nostre produzioni, e ciò non è accettabile”- aggiunge La Via.

“Con la delegazione italiana Ppe abbiamo presentato un emendamento volto a bocciare la proposta. E cercheremo di trovare sostegno in altre delegazioni nazionali e gruppi politici. Se ciò dovesse incontrare resistenze, siamo pronti ad attuare un piano B, per quantomeno dimezzare il contingente tariffario annuale, portandolo a 17.500 tonnellate, al fine di limitare al massimo i danni di questa decisione, che colpisce uno dei settori più strategici dell’agro-alimentare italiano” – conclude l’eurodeputato siciliano.


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