BARCELLONA POZZO DI GOTTO (MESSINA) – Funerali con polemica, quelli di Giovanni Perdichizzi, l’uomo assassinato lo scorso 1 gennaio a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina. Per volontà del questore, Carmelo Gugliotta, e tra le proteste dei familiari di Perdichizzi, il rito funebre, a sorpresa, è stato anticipato alle 6,30 di questa mattina. A sorpresa perchè le locandine affisse sui muri del paese fissavano alle 15,30 di questo pomeriggio l’estremo saluto al 41enne assassinato con un colpo di fucile a canne mozze alla nuca.
La decisione di Gugliotta è arrivata ieri, al termine dell’autopsia. Il questore ha vietato, con un provvedimento, i funerali pubblici di Perdichizzi. Decisione che non è stata ben accolta dai parenti della vittima. Ma così è stato. La celebrazione si è tenuta nella Basilica di San Sebastiano, ma niente cortei funebri o bara portata a spalla. Tutto questo per motivi di sicurezza e di opportunità. Il 41enne non è stato solo una vittima della mafia ma – a detta degli inquirenti – avrebbe fatto parte di quella stessa organizzazione che lo ha eliminato. Celebrazioni private, dunque, e immediato trasporto su carro funebre della bara all’obitorio.
