L'esperto siciliano e l'orsa: "Alternative all'abbattimento"

L’esperto siciliano e l’orsa: “Alternative all’abbattimento”

Le parole del professore Marco Arculeo, ordinario all'Università di Palermo.
INTERVISTA ALLO ZOOLOGO
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Io non so dirle, con certezza, se l’orsa (foto Ansa) vada abbattuta oppure no, sono lontano e non conosco la situazione dall’interno. Posso dirle quali sono state le cose che non hanno funzionato, secondo me, almeno”.

Il professore Marco Arculeo, ordinario di Zoologia all’Università di Palermo, è un esperto e profondo conoscitore della materia, con molte pubblicazioni all’attivo. Ecco cosa pensa della nota vicenda dell’orsa JJ4, catturata dopo la morte del runner Andrea Papi, in Trentino. Un evento terribile.

Professore, cosa è successo, secondo lei?
“Mi pare, dalle mie informazioni, che sono quelle di tutti, che ci siano state, appunto, delle cose che non hanno funzionato. I radiocollari, per esempio, servono per monitorare gli spostamenti, per capire quando un orso si trova in una zona, piuttosto che in altre. Da quanto leggo, il radiocollare dell’orsa era rotto. Se le persone vanno nei boschi, e gli animali non sono monitorati, purtroppo, può capitare la tragedia. Perché stiamo parlando di questo: di una tragedia che ha colpito un povero ragazzo e la sua famiglia”.

Gli orsi aggrediscono l’uomo, di solito?
“Assolutamente no, non siamo tra le loro prede. Ma, se si impauriscono, se si sentono in estremo pericolo, possono reagire e attaccare. Nella situazione concreta, parliamo di una femmina con dei cuccioli. Ed è normale che un’orsa abbia l’istinto di proteggere la prole e il territorio, quando percepisce un rischio. Sono fattori importanti che possono avere condizionato lo sviluppo degli accadimenti”.

Cosa si può fare per evitare incontri sgraditi?
“Monitorare con i collari, essere precisi nella segnaletica e anche imporre delle restrizioni alla gente. Ci sono luoghi in cui è meglio non andare, perché non è prudente”.

E se uno si trova, comunque, sulla strada di un orso?
“Ci sono tanti modi per non trovarsi lì. Anche fare rumore è una precauzione. Se un orso avverte una presenza a ragionevole distanza va via e non si lascia vedere. Poi, nel caso malaugurato di una aggressione, sarebbero utili gli spray anti-orsi al peperoncino che, però, in Italia sono illegali”.

L’abbattimento è l’unica, per così dire, ‘soluzione’?
“No, ci sono le alternative. Penso all’inserimento in un contesto sicuro per tutti. E’ sbagliato pensare di abbattere comunque l’animale problematico. Possiamo imparare a coesistere pacificamente, a convivere. Quello che è successo è un fatto grave e tragico. Purtroppo, sussistendo certe condizioni, sono sciagure che vanno messe in conto”. (rp)


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